Una giornata di caccia che ha rischiato di trasformarsi in dramma per padre e figlio, appassionati di attività venatoria, che domenica scorsa si erano diretti verso Monte Campo Lupino, nel territorio di Villa Santo Stefano, attraversando la zona di Castro dei Volsci.
Terminata la battuta, i due si stavano preparando a rientrare quando hanno notato un problema a uno pneumatico dell’auto. Fermatisi per controllare, si sono accorti che la gomma era stata trafitta da diversi chiodi. Poco dopo, hanno scoperto sotto il fogliame pezzi di cartone disseminati di chiodi, disposti in modo da colpire chiunque transitasse in quell’area.

Una trappola micidiale, che avrebbe potuto provocare lo scoppio di uno pneumatico durante la marcia, con conseguenze potenzialmente drammatiche. Episodi analoghi, a quanto pare, sarebbero stati segnalati anche da altri cacciatori.

La zona, tuttavia, non è frequentata soltanto da appassionati di caccia: si tratta di un’area verde molto battuta anche da famiglie in gita, escursionisti e ciclisti della domenica, oltre che dai veicoli del Corpo Forestale e di chi effettua controlli ambientali e venatori. Una circostanza che rende il gesto ancora più grave e incomprensibile, poiché avrebbe potuto coinvolgere chiunque ed avere conseguenze anche tragiche.
Al momento non ci sono certezze sui responsabili, ma tra i cacciatori si ipotizza il movente di dispetti o rivalità. E i sospetti si concentrano su un soggetto in particolare. Resta il fatto che i chiodi rappresentano un pericolo concreto non solo per i mezzi, ma anche per gli animali selvatici e per chi si muove a piedi nei boschi.
L’episodio ha destato forte preoccupazione nella comunità e tra le associazioni venatorie, che invitano alla massima prudenza e chiedono che si faccia piena luce su quanto accaduto, prima che un gesto sconsiderato possa provocare conseguenze irreparabili. La Forestale è già al corrente della situazione ed ha predisposto servizi mirati anche per cercare di individuare i responsabili.