Uno “tsunami di luce” contro il cancro, la nuova scoperta di un gruppo di ricercatori italiani

Grazie alle onde luminose estreme sarà possibile concentrare energia in modo preciso e non-invasivo in tessuti tumorali profondi

La luce laser ha potenzialità enormi per lo studio ed il trattamento dei tumori. Fasci laser in grado di penetrare in profondità in regioni tumorali sarebbero di importanza vitale per la fototerapia, un insieme di tecniche biomediche d’avanguardia che utilizzano luce visibile ed infrarossa per trattare cellule cancerose o per attivare farmaci e processi biochimici. Tuttavia, la maggior parte dei tessuti biologici è otticamente opaca ed assorbe la radiazione incidente, e questo rappresenta il principale ostacolo ai trattamenti fototerapici. Trasmettere fasci di luce intensi e localizzati all’interno di strutture cellulari è quindi una delle sfide chiave per la biofotonica.

Un team di ricerca di fisici e biotecnologi, guidato da Davide Pierangeli per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Claudio Conti per la Sapienza Università di Roma, e Massimiliano Papi per l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, ha scoperto che all’interno di strutture cellulari tumorali possono formarsi degli “tsunami ottici”, onde luminose di intensità estrema note in molti sistemi complessi, che possono essere sfruttate per trasmettere luce laser intensa e concentrata attraverso campioni tumorali tridimensionali di tumore pancreatico. 

“Studiando la propagazione laser attraverso sferoidi tumorali – spiega Davide Pierangeli – ci siamo accorti che all’interno di un mare di debole luce trasmessa c’erano dei modi ottici di intensità estrema. Queste onde estreme rappresentano una sorgente super-intensa di luce laser di dimensioni micrometriche all’interno della struttura tumoralePossono essere utilizzate per attivare e manipolare sostanze biochimiche”.

“Il nostro studio mostra come le onde estreme, che fino ad oggi erano rimaste inosservate in strutture biologiche, siano in grado di trasportare spontaneamente energia attraverso i tessuti – continua Claudio Conti – e possano essere sfruttate per nuove applicazioni biomediche.

“Con questo raggio laser estremo – conclude Massimiliano Papi – potremmo sondare e trattare in maniera non-invasiva una specifica regione di un organo. Abbiamo mostrato come tale luce può provocare aumenti di temperatura mirata che inducano la morte di cellule cancerose, e questo ha implicazioni importanti per le terapie fototermiche.”

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, dimostra uno strumento totalmente nuovo nella cura al cancro.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

FOCUS – Tumori pediatrici, scoperto il gene che predispone al neuroblastoma

I ricercatori hanno scoperto che una variante genetica, sul cromosoma 11, è associata a un aumento del rischio di sviluppare la malattia

Malattia oculare tiroidea, colpiti 53mila italiani. In arrivo nuovi farmaci

Colpisce in modo prevalente le donne e può manifestarsi in concomitanza o indipendentemente da disfunzioni tiroidee

Allarme Hikikomori, il ministro Schillaci: “Non possiamo più ignorare il fenomeno”

Le parole del ministro Schillaci in merito alle iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno sempre più vasto

Scompenso cardiaco, impiantato il centesimo sensore wireless per il monitoraggio a distanza del paziente

All'Umberto I, l’Unità Operativa Complessa Malattie Cardiovascolari, diretta dal Prof. Carmine Dario Vizza, si conferma centro d’eccellenza

Alimentazione sana e stili di vita corretti, così si prevengono le patologie: incontro con gli esperti

Appuntamento mercoledì 2 luglio dalle ore 9:00 a Villa Latina. L'evento è in collaborazione con il Comune e con l'Associazione CODICI

Assistenza a disabili, case famiglia e percorsi residenziali: 15 milioni dalla Regione per il “Dopo di noi”

Savo: "Rispondiamo ai bisogni di persone fragili e famiglie con aiuti concreti mai stanziati prima nei servizi sociali"
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -