Una vicenda che aveva suscitato sconcerto e indignazione, ma che si è conclusa con un lieto fine grazie ad un intervento immediato da parte della ASL di Frosinone. Stiamo parlando del caso, raccontato nei giorni scorsi dalla nostra Redazione – LEGGI QUI -, della paziente oncologica e diabetica seguita presso il centro diabetologico di Sora, alla quale era stata annullata all’ultimo momento una visita prenotata da circa un anno. L’esame del fondo oculare, fondamentale per monitorare eventuali complicanze legate al diabete, era previsto per il 5 giugno presso la Casa della Salute di Pontecorvo ma il giorno prima la donna si era sentita dire al telefono che il tutto era stato annullato senza una nuova data certa.
Dopo la segnalazione pubblica del figlio della donna, che aveva denunciato il disservizio attraverso il nostro quotidiano, la macchina della sanità si è subito messa in moto: la ASL ha contattato la paziente e in tempi rapidissimi le ha assegnato un nuovo appuntamento presso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino. La visita si è svolta ieri, martedì 10 giugno. Appena cinque giorni dopo l’appuntamento saltato. E, fortunatamente, tutto è andato per il meglio.
Una buona notizia che, seppur non fa dimenticare le criticità del sistema, rappresenta un segnale incoraggiante: nonostante le ben note difficoltà legate a carenze di organico, liste d’attesa e disservizi, la volontà di intervenire e risolvere non è mancata. È la dimostrazione che, quando c’è attenzione ai bisogni dei pazienti – in particolare dei più fragili – i problemi possono essere affrontati con efficacia.
Si potrebbe, con facili qualunquismi, pensare che senza l’intervento della stampa nulla sarebbe stato risolto. Forse. Ma ci piace, invece, credere che il nostro ruolo sia anche e soprattutto questo e che l’articolo di denuncia sia stato solo il mezzo attraverso cui far emergere un problema che di fatto è stato risolto nel più breve tempo possibile.
Resta la necessità, comune a tutto il Paese, di strutturare un sistema sanitario più solido, capace di garantire con continuità i diritti dei cittadini, evitando che siano le denunce pubbliche a dover smuovere le acque. Ma oggi, almeno, si può tirare un sospiro di sollievo.
“Ringraziamo chi si è attivato subito – ha commentato il figlio della donna –. Speriamo che questo episodio serva da esempio per migliorare l’assistenza a chi non può permettersi di aspettare. Voglio ringraziare il personale del reparto di Oculistica del Santa Scolastica per la professionalità e la disponibilità”.