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Zes, il “caso Frosinone” arriva al ministro Foti: l’incontro con la delegazione ciociara di FdI

Gli onorevoli Ruspandini, Pulciani e Mattia hanno incontrato il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione

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Ampliamento della Zes – Zona Economica Speciale Unica – con l’inserimento della provincia di Frosinone. O, in subordine, l’adozione di altre misure economiche e fiscali speciali per il territorio. Con l’obiettivo di portare a casa l’importante partita per la Ciociaria, una delegazione di Fratelli D’Italia, composta dagli onorevoli Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani e Aldo Mattia ha incontrato il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.

Ciociaria fanalino di coda

“Abbiamo portato all’attenzione del Ministro – hanno dichiarato i tre deputati – una serie di recenti dati ufficiali che fotografano la situazione di crisi della Ciociaria e la necessità che non venga esclusa dalla Zes. Uno studio dalla Uil sui dati dell’Inps, testimonia l’aumento esponenziale delle ore di Cassa Integrazione nella provincia di Frosinone (+72,4%), nel primo semestre del 2025 rispetto al primo semestre del 2024. Un report dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia sui redditi medi più alti d’Italia, pone Roma nelle prime posizioni di classifica tra le 119 città italiane capoluogo di provincia e al secondo posto assoluto in relazione al prelievo fiscale per l’Irpef a carico delle persone fisiche con 7.383 Euro mentre il valore della provincia di Frosinone è pari quasi alla metà (4.463 Euro) e inferiore alla media nazionale (5.663 Euro) con il 79° posto nella graduatoria.

Il reddito medio è di 28.643 Euro per Roma (7° posto) e 21.066 per Frosinone (76° posto). La performance di Roma altera il dato del Lazio per la Zes e non inquadra la reale situazione della Ciociaria: una terra che si è progressivamente impoverita e necessita di sostegno e investimenti per il rilancio industriale e lo sviluppo”.

Crisi Stellantis, indotto e investimenti

“Nel 2024 – hanno ancora fatto presente i tre deputati di Fratelli d’Italia – la provincia di Frosinone ha perso 505 imprese. E, a luglio 20025, nello stabilimento Stellantis hanno lavorato solo per una settimana e, mediamente, nel corso del primo semestre di quest’anno, le linee sono rimaste ferme nella metà delle giornate lavorative con pesanti ripercussioni per le aziende dell’indotto e grande incertezza per i contratti in scadenza da qui alla fine dell’anno. La multinazionale Novo Nordisk ha annunciato il taglio di 9.000 posti di lavoro in un panorama mondiale di mercato mutato che potrebbe compromettere gli annunciati investimenti per due miliardi di Euro sul sito ex Catalent di Anagni dove serpeggia apprensione tra i lavoratori.   

Un quadro di preoccupante fragilità con la concreta possibilità che la provincia di Frosinone, già sofferente per la pesante crisi del settore dell’automotive, precipiti in una maggiore situazione di difficoltà, qualora si determinasse anche uno squilibrio per il mancato utilizzo delle agevolazioni della Zes (circa 10 miliardi di Euro in totale) di cui beneficiano le realtà produttive di altre regioni, a cominciare da quelle della vicina Campania. Le aziende ciociare non potrebbero affrontare un calo di competitività che rischierebbe seriamente di metterle in ginocchio.

Con il Ministro abbiamo toccato tanti  temi – hanno concluso Ruspandini, Pulciani e Mattia – anche quello del Sin, oltre alla questione della Zes, alla situazione della Stellantis e al quadro economico generale. Nutriamo buone aspettative in ragione dell’attenzione riservata alle istanze documentate e al serio impegno di Fratelli d’Italia”.

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