Il Frosinone cambia pelle…e la vende anche cara! Giallazzurri carichi per la ‘volata salvezza’

Serie A - Dopo l'ottimo punto di Napoli, i ciociari si preparano per la sfida esterna di Torino. Bisogna tornare a vincere

Serie A – Il Frosinone resiste e persiste. A Napoli sono i padroni di casa a sbattere, sotto il sole cocente, contro la corazza giallazzurra di orgoglio e tigna. I ciociari vanno sotto, per due volte, e rimontano, per due volte. Sciupano anche l’occasione del successo. Un’ingenuità colossale di Rrahmani – con un fallo gratuito su Cheddira – regala un calcio di rigore al Frosinone. Soulé, però, dagli 11 metri stecca il penalty e Meret, intuendo la traiettoria, riesce a bloccare senza problemi. Nell’ordine delle marcature, dunque, il primo a referto è Politano, poi Osimhen spreca il bis, Meret para il rigore di Soulé, Turati sale in cattedra e nega il raddoppio a Osimhen e Di Lorenzo, poi Cheddira va a rete ed è pari. Osimhen pensa di aver rimediato infilando il 2-1 ma non aveva fatto i conti con Cheddira, in giornata di grazia, che mette a segno una doppietta chiudendo di fatto i giochi. Da non dimenticare anche l’occasione per Seck, sventata quasi allo scadere da Meret, ‘croce e delizia’ degli azzurri in questa giornata per lui tra luci e ombre (tante).

Un punto di platino, certamente. Ma ha ragione Di Francesco ad essere felice solo a metà nel post gara. Questo Frosinone, il ‘colpaccio’ lo avrebbe meritato. Era un’occasione da 90, di quelle irripetibili, da sfruttare con audacia e un pizzico di spregiudicatezza. D’altronde, nonostante il valore di questa lunghezza conquistata sul campo del Maradona, dei Campioni di Italia in carica, non coincide con il peso in classifica. La graduatoria cambia ben poco, complici gli altri risultati di quest’ultimo turno. Il Lecce ha vinto contro l’Empoli, il Cagliari ha pareggiato inaspettatamente in casa dell’Inter, il Verona anche ha strappato un punto a Bergamo con la Dea. A ciò si aggiunge la partita tra Udinese e Roma sospesa per il malore accusato dal giocatore giallorosso Evan N’Dicka che si è accasciato a terra toccandosi il petto e richiamando l’intervento dello staff medico. Il Leone resta così terzultimo, a -1 da Empoli, Udinese (*gara da recuperare) e Verona.

Il Frosinone cambia pelle

Rimane il mutamento di pelle dei ciociari, incarnato pragmaticamente da Cheddira, bestia nera del ‘suo’ Napoli (che ne detiene il cartellino), contro cui sfuria avendolo complessivamente ‘bucato’ 3 volte, una in Coppa Italia su rigore, e poi la scorsa domenica in orario prandiale due volte, entrambe su azione. Se tra i partenopei i migliori in campo sono stati Politano e Osimehn, tra i frusinati oltre al trascinatore Walo-show, si possono contare tante altre buone novelle. Turati è un muro invalicabile per tanti, chiedetelo a Osimhen, Zielinski o Di Lorenzo. Zortea assist-man: suo il cross al bacio per Cheddira, il quinto assist di questo campionato, l’onnipresente e sempre grintoso capitan Mazzitelli. Brescianini, prezioso nel suo lavoro costante su Lobotka. Il Frosinone “equilibrato e coraggioso”, chiesto in conferenza pre-sfida da mister Di Francesco si è visto. L’impresa bis al Maradona, dopo il poker in Coppa, è stata accarezzata, sfiorata. Al cospetto degli uomini di Calzona, i suoi ragazzi sono stati soldati valorosi.

Il Frosinone torna dalla gita in Campania con quel punticino illuminante, certo di essere sulla strada giusta. All’orizzonte si profila un altro incontro importante lontano dalle mura amiche, quello con il Torino. Il nocciolo della questione resta però un pochino pruriginoso: stiamo assistendo ad un gruppo in crescita convinta, che abbonda di motivazioni. Restano pure le mancanze, quelle fragilità in fase difensiva spesso evidenziate, sebbene siano state egregiamente limitate nelle ultime uscite. E restano i numeri: un punto alla volta basterà? C’è bisogno assolutamente di tornare a fare bottino pieno, perché il risultato di Napoli è bello, il verdetto a ‘reti bianche’ contro il Bologna anche, ma manca la ‘ciccia’ in più per fare la differenza. Davanti c’è ancora del tempo utile per incamerare legna, ma non bisogna più cincischiare. La salvezza è un sogno praticabile, non è una chimera. Si riparte per questa ultima trance da qui, dal sole di Napoli, e dal grido unanime dei tifosi: “Tutti insieme senza mai arrenderci”. 18 punti a disposizione, 9 in palio alla ‘Psc Arena’. Tutto è ancora possibile.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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