L’INTERVISTA – Retrosi riparte dai lavori pubblici. E traccia la rotta per la città del futuro

Il neo assessore è già in piena attività per mettere in cantiere una serie di opere nei vari quartieri del capoluogo

Una riconferma basata sul suo precedente operato. Angelo Retrosi, dopo un primo mandato, ha ottenuto nuovamente l’assessorato ai Lavori Pubblici. Ed ora è già in piena attività per mettere in cantiere una serie di opere.

Una nomina che si aspettava quella di assessore?
“Certamente non mi aspettavo una riconferma e di questo ringrazio il sindaco Mastrangeli per aver dato riconoscimento al lavoro svolto durante la consiliatura Ottaviani. Quello ai Lavori pubblici è un assessorato estremamente delicato perché interviene in modo strutturale nella vita dei cittadini. E la continuità dimostra anche la responsabilità e la serietà che ho posto nell’essere al servizio della città”.

Quale progetto punta ad avviare prioritariamente nei primi cento giorni di mandato?
“I progetti sono tanti e di vitale importanza nell’impatto socio/urbano della città, basti pensare alla riqualificazione dei Piloni e Largo Turriziani. Si tratta di opere che definiranno un nuovo cambio di passo in una delle aree più significative nella storicità del capoluogo; un impatto che sarà volano di fondamentale importanza nel rilancio del centro storico in tutti i suoi aspetti”. 

Altre opere in cantiere?
“Altro grande biglietto di presentazione per chi arriva nella nostra città, ma anche per tutti quei pendolari che la mattina si  recano al lavoro, è il progetto dello scalo. Grazie ad un enorme investimento verrà completamente ridisegnato uno dei quartieri più popolosi di Frosinone, restituendo allo stesso decoro e dignità. Si tratta di un nuovo input ad un area che da decenni aspettava una trasformazione, sia per i servizi, sia per la mobilità di chi ci abita e per chi lo attraversa ogni giorno andando al lavoro. Basti pensare come la problematica dei pendolari sia stata risolta attraverso il parcheggio Frasca: una discarica adiacente alla stazione riqualificata con circa 200 posti macchina per coloro che ogni giorno prendono il treno per le diverse necessità di studio e di lavoro”.

Non è passato molto dall’insediamento ma sappiamo che è già al lavoro: quali le sue priorità e i fascicoli già sulla scrivania?
“La priorità è l’edilizia scolastica. Siamo ancora in estate ma l’apertura delle scuole è molto più vicina di quello che crediamo. Vorrei che tutto avvenisse nella massima efficienza e sicurezza dei plessi. Altra questione è la problematica che riguarda ACEA e che affligge centinaia di residenti. Stiamo lavorando per trovare una soluzione affinché tutto possa tornare alla normalità. In questi giorni, infatti, ci sono una serie di incontri: vediamo come evolveranno, sperando che da parte del gestore idrico ci sia un maggior senso di responsabilità nei confronti del nostro comune”.

Cosa le piacerebbe lasciare alla città di Frosinone come eredità dopo i suoi anni di mandato?
“Mi piacerebbe lasciare la città con quello che le è sempre mancato: una coesione a livello di fruizione, in cui i quartieri non siano più delle realtà assestanti ma parte di un progetto integrato, cosi come dovrebbe essere per un capoluogo. Non sarà semplice ma questo è il lavoro che ci aspetta in questi cinque anni; un lavoro enorme ma fondamentale per Frosinone ed i suoi cittadini. Ed io ce la metterò tutta, assieme ai colleghi degli altri assessorati, che ringrazio per la loro disponibilità al confronto in questi giorni di avvio consiliatura”.

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