Spring Breakers, da pellicola scandalo a cult: la vacanza da sballo di Korine non conosce censura

La recensione del film di Harmony Korine, un lavoro difficilmente etichettabile e che ha fortemente diviso l'opinione pubblica

L’irrinunciabile festa di primavera dello Spring Break, una lotta tra trafficanti di droga e l’evoluzione personale del cinema di Harmony Korine. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2012 e subito dopo al Toronto International Film Festival, ‘Spring Breakers’ fin dalle prime battute ha attirato su di sé un’ondata che sembrava inarrestabile di polemiche, indignazioni e controversie. L’apice del tam tam mediatico è coinciso con il momento della sua uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, permettendogli in scioltezza di sfruttare la nomea di pellicola scandalistica, divenendo in breve tempo un instant cult.

L’ostentazione di corpi femminili in microscopici bikini, di scultorei fisici maschili, di un mare di alcolici, spiagge e la narcisistica fiera della sessualità, sono parte integrante, ma anche sfondo irriverente, di questa “festa di primavera” – Spring Break, da cui Spring Breakers – che Harmony Korine mette in scena nel suo quinto lungometraggio. Perché le vicende delle quattro protagoniste durante “Una vacanza da sballo” si trasformano nella graffiante rappresentazione dei pattern americani contemporanei.

La trama

Giovanissime e squattrinate, Brit/Ashley Benson, Candy/Vanessa Hudgens e Cotty/Rachel Korine passano da un festino a un altro, mentre Faith/Selena Gomez cela la propria identità associandosi ai gruppi di giovani cattolici. Le fanciulle non vogliono rinunciare alle ferie di stagione e rapinano un fast food, vengono arrestate e poi tratte in salvo dal gangsta rapper Alien, tal istrionico James Franco. I fatti prendono una brutta piega quando il criminale si scontra con un amico di vecchia data, Archie, diventato ormai concorrente nemico nei traffici illegali della città.

Graffiante e corrosivo

Graffiante e corrosivo, tra richiami godardiani e la fotografia patinata e pop di Benoît Debie (lo stesso di Enter the Void), si scatena il montaggio viscerale, al passo col suono acido del dubstep di Skrillex. Nichilista e potente, la pellicola mette in scena l’escalation non proprio senza dolori delle riot-girl di cui sopra. Ci si barcamena tra gangster movie e il racconto di una società malata che trasforma il grande sogno americano. Anzi, forse ci sputa un po’ sopra. Perché qui si vuole tutto e subito, si vuole la pappa pronta, calda e abbondante, ma non si ha proprio voglia di prepararla.

Un film particolarmente complesso, che ad ogni inquadratura allarga la forbice tra i suoi estimatori e i suoi detrattori, con l’innegabile riconoscimento che questo è cinema puro, cinema fai-da-te nella migliore accezione del termine. Slegato da un contesto letterario, teatrale o da qualsivoglia forma culturale, non si può immaginare la storia in altro modo che nelle immagini che Korine ha scelto: forsennate, in movimento, implose. Un’estetica anche un po’ grottesca, tra l’exploitation anni ’70 e i colori di Miami Vice. Il regista di Gummo si è scelto una strada davvero impervia, ma il suo merito sta proprio nell’averla percorsa sino al limite possibile, senza alcuna autocensura.

Non è per un divertissement in cui ci si riduce a mandare tre ‘fighette’ allo sbaraglio, immischiandole in situazioni scabrose e pericolose. Con un’estetica da Mtv estremizzata e ampliata, lo spettacolo è fastidiosamente attraente, così privo di scopo che non puoi smettere di guardare. Siamo di fronte ad un’irresistibile narrazione, ellittica e onirica, dell’horror vacui, un intrattenimento talmente puro da smontare ogni forma e regola. Spring Breakers è un dipinto impietoso, irriverente di una vacanza decisamente al limite.

Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Harmony Korine
  • Fotografia: Benoît Debie
  • Musiche: Cliff Martinez, Skrillex
  • Cast: James Franco, Selenza Gomez, Vanessa Hudgens, Rachel Korine, Ashley Benson
  • Sceneggiatura: Harmony Korine
- Pubblicità -
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Doppio appuntamento dedicato ai libri, Alatri e Anagni cuore della cultura con l’Isalm

Primo appuntamento oggi nella biblioteca di Alatri alle 18. Venerdì 11 luglio tappa ad Anagni con “Un brindisi ai libri”

Alatri, trionfo nella danza sportiva: Luca ed Erika campioni italiani e vice campioni internazionali

Due giovani talenti ciociari portano in alto il nome di Alatri sulla scena della danza sportiva nazionale e internazionale

Notte bianca dello sport: sabato l’evento a Piglio. Una giornata tra formazione, musica e divertimento

Ospite speciale della giornata sarà il pugile Emanuele Blandamura, già campione europeo dei pesi medi nel 2016

“Frosinone a teatro”, parte la stagione estiva itinerante: cinque appuntamenti con ospiti d’eccezione

La “prima” si terrà sabato 5 luglio alle 21 in piazza Turriziani: sarà di scena Stefano Masciarelli con “Non è mai troppo tardi"

Alatri diventa il set di un film, in città le riprese della serie Netflix con Ficarra e Picone

In questi giorni è arrivata in città la troupe della serie televisiva "Sicilia Express", il nuovo progetto del celebre duo comico

“Dinamica del flusso visuale”, viaggio nella creatività di Michele Rosa: Sora celebra il centenario della nascita

Il 4 luglio una corposa raccolta di opere di Michele Rosa sarà esposta negli spazi del Museo della Media Valle del Liri di Sora
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -