Tre punti all’ordine del giorno ed un unico obiettivo principale, fare una ricognizione lungo i confini della maggioranza che sostiene il sindaco Riccardo Mastrangeli. Questa la “missione” affidata ufficiosamente alla seduta fissata per la prima volta in prima convocazione in orario accessibile – le ore 19,30 – quale prova di accoglimento della famosa istanza sottoscritta nelle scorse settimane dalle forze di opposizione e da diversi eletti in maggioranza. Mastrangeli continua a contare su numeri che gli danno tranquillità. Anche se il panorama su cui si muove pare quello di una città terremotata, dove cambiano riferimenti e spazi. Vero che, dopo la restituzione della delega agli impianti sportivi da parte di Francesco Pallone, il Gruppo Futura si è assicurato maggiore autonomia di manovra coi suoi tre consiglieri – Teresa Petricca e Giovambattista Martino oltre al citato Pallone -, facendo salire ad 8 il numero dei componenti della maggioranza sempre più divergenti rispetto alle posizioni del primo cittadino (ci sono da ricordare infatti gli appoggi esterni della prima ora: coi forzisti Cirillo e Scaccia, e poi Mirabella, Anselmo Pizzutelli e Giovanni Bortone).
Ma nel frattempo novità pro-Mastrangeli non sono mancate. A cominciare dalle aperture dell’ex sindaco Domenico Marzi che – su stazione Tav e priorità per risollevare la città dal declino demografico e socio-economico – ha detto di essere disponibile a collaborare col governo cittadino. Poi pare sempre più organico nel sostenere Mastrangeli Andrea Turriziani (Lista Marini), divenuto nei giorni scorsi coordinatore della Dc di Gianfranco Rotondi in provincia di Frosinone e che, prevedibilmente, confluirà nel gruppo consiliare dei meloniani (che da 5 passeranno a 6 consiglieri, quindi). In maggioranza c’è Marco Sordi (Lista Vicano) ultimo ad entrare nel consesso municipale al posto dell’ex candidato a sindaco e contemporaneamente alla nomina di Laura Vicano nell’esecutivo. In maggioranza torna anche Gianfranco Pizzutelli, presidente dell’Azienda dei servizi alla persona di Ceprano grazie alla vicinanza a Francesco De Angelis (al consorzio Asi) ed al Pd zingarettiano, ma che ora si assicurerebbe la permanenza nell’incarico col rientro tra le fila del centrodestra: lo slogan imbracciato: “Tutti gli schemi e i confini del 2022 sono saltati. Da ogni parte. La priorità è Frosinone”. In assise fedele a Pizzutelli è rimasto Claudio Caparrelli dopo il transito diretto in Fratelli d’Italia di Francesca Campagiorni (operazione quest’ultima sponsorizzata da Alessia Savo). “La priorità è Frosinone – insiste Debora Patrizi, coordinatrice del Polo Civico nel capoluogo -. La priorità è dare un contributo all’amministrazione del capoluogo, tanto più che siamo a metà consiliatura. D’altronde, il Polo Civico ha sempre dimostrato di guardare ai programmi e alle cose da fare, anteponendo l’interesse della città”.
Il ritorno del Polo Civico: tutti gli schemi e confini del 2022 sono saltati
“Ma c’è un’altra considerazione che non può essere elusa, per onestà intellettuale e per trasparenza di giudizio. Siamo in presenza di fatti che dicono inequivocabilmente una cosa: c’è un’area di centrodestra, che nel 2022 non si è presentata con Riccardo Mastrangeli ma si è schierata da un’altra parte, che di recente sta seguendo un ritorno alla propria collocazione naturale. Il Sindaco Riccardo Mastrangeli sta dimostrando – alza il tono Patrizi – che il suo non era un programma di propaganda elettorale ma un reale piano di sviluppo per la città. Il Polo Civico per dieci anni ha rappresentato un punto di riferimento della maggioranza che ha sostenuto Nicola Ottaviani e dunque l’Amministrazione di centrodestra. Oggi siamo pronti a dare una mano. Ci sentiamo in linea con gli esponenti della Lega e le liste ad essa vicine. D’altronde, il consigliere Claudio Caparrelli ha ricoperto anche ruoli di assessore con Ottaviani Sindaco e costantemente ha un approccio finalizzato alla soluzione dei problemi. E’ chiaro – prosegue la giustificazione (non richiesta) del rientro dopo la strambata pro centrosinistra – che molti, esattamente come il Polo Civico nel 2022, hanno scelto altre strade. Succede, sia in politica che nella vita. Per questo parlavamo di un ritorno alla propria collocazione naturale. C’è poi l’altra faccia della medaglia: vale a dire che alcuni
consiglieri che sono stati eletti nelle liste a sostegno del sindaco Riccardo Mastrangeli, oggi sono i principali oppositori. E’ lo stesso ragionamento: la “ricollocazione naturale” vale pure nel percorso inverso. (…) Il Comune di Frosinone ha una priorità necessaria: effettuare un salto in avanti. Questo vuol dire avere una stabilità politico-
amministrativa che consenta di approvare progetti e delibere che vanno nella direzione della crescita. Penso alla mobilità urbana, penso alle tante opere pubbliche che affondano le radici nelle scelte della passata Amministrazione e che oggi si avviano al completamento. Penso alla necessità di concentrarsi sui progetti piuttosto che essere impegnati su polemiche di quarto o quinto livello”.
Il Gruppo FutuRa: coalizione frammentata da chi è alla guida della città
Il gruppo FutuRa, che ha presidiato i confini della maggioranza originaria finché ha potuto, inizia a tirare le somme (perché tutti guardano alle prospettive a due anni e mezzo anche se nessuno lo ammette): “In questo continuo, ripetitivo e quasi nauseante giro di valzer viennese tra i rappresentanti politici del nostro Comune, riteniamo di dover sottolineare, quasi con fierezza, la nostra coerenza. FutuRa nasce per ferma volontà di un gruppo di Consiglieri Comunali che hanno sostenuto il programma elettorale dell’attuale Primo Cittadino. Sulla base di quel programma hanno chiesto voti, sulla base del medesimo programma sono stati eletti o hanno ricoperto ruoli esecutivi nel Governo della Città. FutuRa intende rimanere esattamente nella coalizione in cui gli elettori l’hanno voluta e collocata, senza discordanza. Semmai sono coloro che guidano la Città che hanno deciso, in corsa, di imboccare strade divergenti, difficili da comprendere, non previste, né tantomeno attese, inaccettabili. Coloro che guidano la Città hanno frammentato una coalizione forte e vincente per motivi che a noi sfuggono e mai spiegati”.
Martino e colleghi denunciano: increduli per il trasformismo in atto
“Hanno prospettato – prosegue la nota di Martino, Petricca e Pallone – uno spettacolo, che inizialmente ben presentato, a tutt’oggi, a distanza di due anni e mezzo, appare vuoto e ancora solo annunciato e procrastinato in un incerto futuro, sostenuto da una propaganda strumentale finalizzata a se stessa. E mentre la città vede reinterpretare al ribasso il programma elettorale, assistiamo increduli a mosse di trasformismo politico volto a soddisfare più gli interessi del singolo rappresentante politico che quelli della Comunità amministrata. Trasformismo e giri di valzer che hanno portato a una polverizzazione dell’opposizione consiliare e allo svilimento del ruolo del Consiglio Comunale, relegato a mero spettatore passivo dell’azione di governo. Quale l’obiettivo perseguito con la frammentazione della coalizione vincente le elezioni e con la polverizzazione della perdente minoranza? Sono coloro che guidano la Città che si sottraggono al democratico compito dell’informazione, del confronto e della condivisione. FutuRa rifiuta questi giochi politici incoerenti. Lo ha dimostrato anche la restituzione della delega allo Sport da parte del Consigliere Francesco Pallone sostenuta e condivisa dall’intero Gruppo. FutuRa continuerà a portare avanti il compito affidato dagli elettori, ottemperando unicamente agli interessi della Città e dei cittadini, con esercizio critico, diffusione e condivisione . “…mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita.”
Insomma, si resta dove nel posto assegnato agli elettori ma chiarendo che se il panorama politico del 2022 è cambiato, ci sono responsabilità precise. Quanto ai resto della coalizione iniziale, oltre ai meloniani, c’è la Lega rimasta ufficialmente col solo Dino Iannarilli, il Gruppo Ottaviani che conta ancora su Christian Alviani, Max Tagliaferri e Mario Grieco ai quali dovrebbe aggiungersi l’ex forzista Cinzia Fabrizi. La Lista “Per Frosinone” resta con Antonio Scaccia, Francesca Chiappini e Sergio Verrelli.
Il rebus tra politica ed amministrazione ed il caso dell’assessore Retrosi
Ultima annotazione per i fuochi d’artificio interni che esplodono, a volte per la gioia dei retroscenisti, mandando di traverso pure pastarelle e bicchieri di spumante. In particolare spiccano sfoghi ostili nei confronti dell’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Retrosi, che nel suo settore che include le manutenzioni ha abbassato la testa e lavorato. Ha la pecca, probabilmente, di essere rimasto un super fedele a Ottaviani, così alcuni detrattori che siedono nelle stesse postazioni di governo, mettono a dura prova anche la sua buona educazione. Probabilmente il sindaco Mastrangeli, che ribadisce in ogni occasione come l’unica priorità della sua consiliatura sia legata all’amministrazione, dimentica che la regola di basare le maggioranza anche nei Comuni sulla politica, mette al riparo almeno dai personalismi esasperati. Che poi, a volte, sfociano in scostumatezza. Il risultato amministrativo, dunque, resta di assoluto rilievo ma sarà l’unico che conterà anche per definire i futuri candidati a sindaco e l’andamento della continuità amministrativa anche sui famosi 100 milioni di euro di investimenti pubblici e privati in corso? Forse. Ma fossimo nel primo cittadino non ne saremmo poi così convinti. La politica rispunta spesso anche dove nessuno la attende e cambia verso a tante certezze, aspirazioni, meriti e convinzioni.