Frosinone – “Accordo” Mastrangeli-Marzi, il Psi: “Saltato ogni schema. Noi unica opposizione vera”

I socialisti contro i trasversalismi: "La verità è che centrodestra e centrosinistra a Frosinone hanno fallito e si vede"

Frosinone – Il patto di desistenza Mastrangeli-Marzi – LEGGI QUI – solleva l’ennesimo scontro politico. Ad intervenire sulla vicenda anche il Psi che, in una nota, evidenzia: “Nelle scorse settimane avevamo sottolineato come le alleanze trasversali (e innaturali) producano esclusivamente paralisi amministrativa e danni politici. Quanto successo nelle ultime ore conferma che abbiamo ragione e che soltanto il Psi può costruire un progetto politico alternativo all’attuale Amministrazione di centrodestra. Un progetto nell’alveo del centrosinistra. Questo perché soltanto noi rappresentiamo l’opposizione vera. Non useremo mai toni da crociata e riteniamo legittime tutte le decisioni, ma al tempo stesso rivendichiamo il diritto di analizzare politicamente i fatti. E i fatti dicono che il candidato sindaco della coalizione che si è contrapposta al centrodestra è adesso alleato di Riccardo Mastrangeli. Parliamo di Domenico Marzi, che peraltro ha indossato la fascia tricolore per nove anni alla guida di un’alleanza di centrosinistra che noi abbiamo sostenuto con lealtà e convinzione. Oggi però è impossibile non sottolineare come già 2 consiglieri del Polo Civico e 1 della Lista Marini siano parte organica della maggioranza di centrodestra. In più 4 esponenti della Lista Marzi hanno assicurato a Mastrangeli che lo blinderanno per l’intera consiliatura. Particolare per nulla trascurabile, Domenico Marzi resta comunque un autorevole esponente del Pd.

La conclusione politica – proseguono dal Psi Frosinone – è che abbiamo avuto ragione a mettere in moto un processo politico finalizzato ad una reale alternativa. Gli unici all’opposizione siamo noi. Qualche settimana fa abbiamo effettuato questa analisi: “Nel 2022 più di qualcuno criticò il Psi per la scelta di presentarsi per conto proprio. Beh, si sbagliavano allora e si sbagliano ancora di più oggi. Un’analisi politica di quanto è accaduto e sta accadendo al Comune di Frosinone porta ad una sola conclusione: gli schieramenti sono saltati. All’interno della maggioranza di centrodestra ci sono ben 8 consiglieri eletti in quel perimetro che da tempo hanno preso le distanze: “malpancisti” o “dissidenti” cambia poco. E oggi nella coalizione che appoggia il sindaco Riccardo Mastrangeli sono decisivi 3 esponenti che due anni e mezzo fa sono stati eletti in un altro schieramento, all’opposizione. Ne consegue che anche nel campo delle minoranze la situazione è andata in frantumi. Il centrosinistra si è smarrito perché si è preferito il ragionamento che si deve vincere a tutti i costi. Già, vincere. Ma per fare cosa? Per il Psi, invece, la vittoria elettorale dovrebbe rappresentare il primo passaggio per poi arrivare alla fase di governo. Noi restiamo convinti che governare faccia la differenza, sulla base di una visione di città ma anche di società. Ecco perché intendiamo costruire una coalizione politica e civica omogenea, tenuta insieme da valori e da programmi.

La verità è che centrodestra e centrosinistra a Frosinone hanno fallito e si vede. Le coalizioni non esistono più e ci sono talmente tanti cambi che si fa fatica a capire chi sta con chi. Naturalmente un caos politico di questo tipo produce una paralisi amministrativa netta. Come Psi abbiamo una visione diversa. A noi non interessano le ammucchiate trasversali. A nostro parere, infatti, la politica si fa con la coerenza e la chiarezza. Delle idee, dei valori, dei programmi e delle alleanze”. – Concludono dal partito socialista.

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