Le zanzare non sono soltanto un fastidio estivo: possono trasmettere malattie come West Nile e Chikungunya, che negli ultimi mesi hanno fatto registrare nuovi casi anche in Italia. Per questo la Fimp – Federazione Italiana Medici Pediatri ha diffuso alcune raccomandazioni rivolte alle famiglie, con indicazioni pratiche per proteggere i bambini, particolarmente vulnerabili per la delicatezza della loro pelle.
Come proteggere i neonati (0-6 mesi)
In questa fascia d’età non devono essere usati repellenti chimici. Consigliati: abiti lunghi e chiari, zanzariere su culle, passeggini e finestre, dispositivi ad ultrasuoni (di efficacia non dimostrata ma sicuri).
Vietati: repellenti chimici, diffusori elettrici, piastrine e spray ambientali, permetrina applicata direttamente su pelle o vestiti.
Bambini da 6 mesi a 3 anni
Si possono usare solo in caso di necessità alcuni prodotti, sempre con prudenza.
Consentiti con cautela: icaridina fino al 10% (da evitare sotto i due anni salvo prescrizione), citronella e geraniolo, DEET dai due mesi in concentrazione massima del 10% sotto i 12 anni.
Regole d’uso: lavare la pelle al rientro, applicare prima la crema solare e poi il repellente, evitare il contatto con mani, occhi e bocca.

Dai 3 anni in su
È possibile adottare una protezione più mirata.
Ammessi: icaridina 10-20%, DEET fino al 10% sotto i 12 anni e fino al 30% sopra, citronella, geraniolo. I braccialetti possono essere utilizzati solo come supporto, non come protezione unica.
Da evitare: piastrine e spray in presenza dei bambini, diffusori se non accompagnati da una corretta aerazione degli ambienti.

La prevenzione ambientale resta la chiave
Per ridurre la presenza di zanzare è fondamentale eliminare i ristagni d’acqua. È necessario svuotare giocattoli, grondaie, coperture, pneumatici e vasi, cambiare l’acqua ogni settimana in piscine, fontane e ciotole per animali, riempire eventuali pozze con terra.
Attenzione alle ore serali
Le zanzare pungono soprattutto al tramonto. È quindi consigliabile evitare passeggiate in parchi, pinete o zone umide in quelle ore. Zanzariere e abiti chiari restano comunque la prima barriera, efficace e sicura.
“Proteggere i bambini dalle punture di zanzara significa ridurre il rischio di infezioni e allo stesso tempo garantire serenità alle famiglie”, ricorda la Fimp.