Truffe agli anziani, ancora allarme in provincia: boom di segnalazioni: ma c’è chi non si lascia raggirare

Truffe sempre più sofisticate ma aumentano anche gli anziani pronti a riconoscerle. L'invito delle Forze dell'ordine

Non conosce tregua il fenomeno delle truffe agli anziani, che nelle ultime settimane ha registrato un vero e proprio boom di segnalazioni in provincia di Frosinone. I malviventi, sempre più organizzati, utilizzano tecniche raffinate per raggirare le vittime: si fingono operatori di società elettriche, tecnici del gas, assicuratori, carabinieri, avvocati, fino ad arrivare a inscenare falsi incidenti stradali che coinvolgerebbero parenti delle vittime.

Le tecniche più diffuse

Tra i raggiri più frequenti c’è la cosiddetta “truffa del finto carabiniere”: il truffatore chiama la vittima al telefono, annunciando che un familiare ha avuto un incidente e che servono soldi immediati per “risolvere la situazione”. Lo scorso fine settimana è accaduto ad una donna di Frosinone che, però, non si è lasciata intimidire ed ha smascherato il truffatore. – LEGGI QUI. In altri casi, i malviventi bussano alle porte fingendosi incaricati di servizi pubblici per entrare nelle case e sottrarre denaro o gioielli.

Le conseguenze sulle vittime

Oltre al danno economico, spesso consistente, resta quello psicologico. Molti anziani, dopo aver subito una truffa, vivono sentimenti di vergogna e paura, che li portano a isolarsi e a fidarsi sempre meno anche di chi li circonda. Una ferita sociale che rende il fenomeno ancora più preoccupante.

Le azioni delle forze dell’ordine

Carabinieri e Polizia hanno intensificato gli incontri pubblici, soprattutto nelle parrocchie e nei centri anziani, per fornire consigli pratici e insegnare a riconoscere i campanelli d’allarme. I messaggi sono chiari: non aprire mai la porta a sconosciuti, non consegnare denaro a chi si presenta senza preavviso e contattare subito il 112 in caso di dubbi.

Il ruolo delle famiglie e della comunità

La prevenzione passa anche dal sostegno dei familiari, che devono sensibilizzare i propri cari più anziani e invitarli a chiedere sempre conferma prima di fidarsi. Importante anche il ruolo dei vicini di casa, che possono diventare una rete di protezione diffusa contro i malintenzionati.

Una battaglia culturale

Contrastare le truffe non significa solo aumentare i controlli, ma anche rafforzare la fiducia tra istituzioni e cittadini. Solo con un’azione congiunta tra forze dell’ordine, amministrazioni locali e comunità sarà possibile ridurre il fenomeno e garantire maggiore serenità agli anziani, troppo spesso bersaglio di chi approfitta della loro vulnerabilità.

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