Sale la preoccupazione per il futuro dei dipendenti Coop nel Lazio. Il piano industriale annunciato dall’azienda prevede la chiusura di 24 punti vendita nel centro Italia, di cui 9 nel Lazio: Pomezia, Colleferro, Fiuggi, Valmontone, Fonte Nuova, Ruderi di Torrenuova, Superconti di Fiuminata, Capena e Orte. In totale, circa 520 lavoratori sono coinvolti, con il rischio concreto di perdere il posto di lavoro.
Di fronte a questa situazione, le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto uno sciopero generale il 18 dicembre. La vertenza si concentra sulla necessità di piani credibili che garantiscano la tutela del personale e un rilancio industriale sostenibile.
Sul tema interviene il capogruppo M5S Lazio, Adriano Zuccalà, che in una nota sottolinea l’urgenza di interventi istituzionali: “Siamo molto preoccupati per il futuro dei circa 520 dipendenti Coop coinvolti nel piano industriale che prevede la chiusura di 24 punti vendita nel centro Italia, di cui 9 nel Lazio (Pomezia, Colleferro, Fiuggi, Valmontone, Fonte Nuova, Ruderi di Torrenuova, Superconti di Fiuminata, Capena e Orte, ndr).
Siamo accanto alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione e uno sciopero generale per il 18 dicembre: le crisi aziendali vanno affrontate con piani credibili, che mettano al centro la tutela del personale e il rilancio industriale.
Chiediamo che la Regione Lazio intervenga immediatamente a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori e si metta a disposizione per coordinare un tavolo interregionale con il Ministero del Lavoro, affinché si mettano in atto tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare i posti di lavoro e fornire garanzie a centinaia di famiglie”.