Regione Lazio, intesa coi sindacati sulle misure fiscali. Confronto tra Righini e le minoranze in aula

In corso il dibattito in aula sulla manovra di bilancio mentre Cgil, Cisl e Uil siglano accordo favorevole a Comuni montani e Terzo settore

Il dibattito in aula alla Pisana (che riprenderà stamane) ha registrato ieri la replica dell’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, rispetto ad una serie di interventi dell’opposizione critici sulla manovra economica in discussione, mentre – nelle stesse ore – veniva sottoscritto un accordo tra Regione e organizzazioni sindacali confederali Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, e Uil Lazio sulla politica fiscale, sostegno al reddito e tutela sociale. Secondo il presidente Francesco Rocca, “l’accordo siglato da Regione Lazio e da tutte le organizzazioni sindacali rafforza la nostra visione d’insieme sulle risposte da dare ai cittadini in termini di pressione fiscale e di erogazione dei servizi”. Rocca evidenzia due aspetti: “il sostegno al reddito per il personale sanitario impegnato nei Pronto Soccorso regionali e l’ampliamento della platea che avrà accesso all’esenzione della quota per le residenze sanitarie assistenziali. Chi è in trincea nell’emergenza sul territorio e le famiglie meno abbienti che hanno un anziano a carico potranno sentire la Regione Lazio al loro fianco”.

Sostegno al reddito per il personale impegnato nei Pronto soccorso

L’accordo prevede, per l’anno d’imposta 2026, misure finalizzate a contenere la pressione fiscale e garantire equità sociale. Prevista l’esenzione dalla maggiorazione dell’addizionale regionale IRPEF dell’1,6% per i redditi fino a 28.000 euro e una detrazione fissa di 60 euro per i redditi compresi tra 28.000 e 30.000 euro. Per gli esercizi successivi al 2026, la Regione si impegna anche a destinare fino al 30% delle nuove e maggiori risorse disponibili al “Fondo per la riduzione della pressione fiscale e il sostegno al reddito”, salvaguardando gli equilibri di bilancio e senza aumentare la pressione fiscale sui redditi fino a 35.000 euro inoltre, per il personale sanitario impegnato nei Pronto Soccorso regionali, sarà attivata una misura economica di sostegno al reddito di valore equivalente all’addizionale regionale IRPEF dovuta.

Sarà aumentato il finanziamento a sostegno dell’area Stellantis

Sul fronte Irap, introdotte agevolazioni: l’esenzione per le attività produttive con sede nei comuni montani del Lazio e per gli enti del Terzo settore iscritti al RUNTS, entrambi con valore della produzione fino a 1 milione di euro; riduzione dell’addizionale IRAP dallo 0,9% allo 0,46% per le cooperative sociali; l’esenzione per i primi tre esercizi finanziari per le imprese che trasferiscono sede legale e operativa nel Lazio. Poi, aumento del finanziamento della legge regionale n. 46/2002 a sostegno dell’area dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e del relativo indotto. Rafforzate le misure di sostegno alle famiglie e alle persone più fragili. Tra queste, 10 milioni di euro per il sostegno alla locazione e l’innalzamento della soglia di esenzione della quota RSA per le famiglie con ISEE fino a 20.000 euro, per un importo complessivo di 28 milioni di euro.

Leodori (Pd): interventi casuali. Zuccalà (M5S): persone dimenticate

Venendo all’aula, Mario Ciarla, capogruppo del Partito Democratico, ha parlato di “scelte ordinarie in tempi straordinari, quando il momento in cui viviamo imporrebbe scelte più coraggiose”. Secondo Emanuela Droghei, consigliera regionale del Partito Democratico, le risorse del Pnrr e della programmazione europea 26-28 non possono essere disperse “in interventi frammentati o di facciata. Servono scelte strutturali, capaci di sostenere lo sviluppo e di lasciare ai territori opere e servizi utili e duraturi”. Duro l’ex presidente dell’assemblea, il dem Daniele Leodori e segretario del Pd Lazio: “La legge di bilancio non può essere una sommatoria di interventi casuali. Qui si decidono le priorità politiche della Regione, non si distribuiscono risorse senza una visione”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Lazio, Adriano Zuccalà ha sostenuto che “il bilancio della Regione Lazio dimentica le persone. Sanità, lavoro, casa e giovani restano senza risposte. Serve una manovra che guardi al futuro”.

Piano straordinario di coesione sociale per tutto il territorio

“Mi pare che tutti gli interventi abbiano uno stesso filo comune – ha scandito Righini nella replica – che c’è assenza di ‘anima’ in questo bilancio. Quando non c’è molto da dire si ricorre a questa immagine”. Ma secondo l’assessore al Bilancio c’è l’accordo coi sindacati, inclusa la Cgil, ad evidenziare come “la Regione Lazio mantenga la parola ed abbia una postura di rigore e serietà”. Comunque centrale resta il Piano straordinario che il meloniano Daniele Sabatini ha proposto di intitolare alla coesione sociale, denominazione che Righini ha subito fatto propria. “Nessuno era riuscito a costruire un piano da mezzo miliardo di euro senza indebitare nessuno – ha sottolineato Righini – perché per fare 2 miliardi di Pnrr va detto che i due terzi sono a debito”.

La polemica sui capoluoghi premiati da Zingaretti e oggi esclusi

“Invece noi non intendiamo avventurarci nei tempi biblici delle grandi opere ma intendiamo redistribuire questa ricchezza capillarmente sul territorio, non la daremo a poche grandi imprese. Vogliamo impiegare queste risorse per la crescita del territorio, per colmare i divari: sono esclusi i 5 capoluoghi di provincia – ha poi detto provocando la reazione polemica dai banchi del Pd – che hanno beneficiato delle strategie territoriali, dei 140 milioni consegnati da Zingaretti e Leodori ai 5 capoluoghi che avrebbero dovuto coinvolgere la cinta urbana per creare integrazione, diventare veicolo e motore della crescita e non isolare il resto del territorio. Non mi risulta che sia accaduto”. Dunque i 486 milioni circa saranno distribuiti sull’intero territorio regionale. Ma attenti – avverte Righini -: “Volete spacciare questa per manovra elettorale? Siete fuori strada”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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