Atina – Nel cuore della meravigliosa Valle di Comino arriva l’evento ‘La Collina Sonora’. Arte e sapori unici la faranno da padrone nel tardo pomeriggio di domani, venerdì 5 maggio, quando a partire dalle ore 18.00, sarà possibile ammirare un complesso costituito da 12 opere monumentali realizzate dall’artista Mario Velocci. Un percorso ad ampio spettro culturale che si dipanerà tra i rigogliosi vigneti dell’Antica Tenuta Palombo. Dopo aver ammirato i suggestivi lavori dello scultore di Monte San Giovanni Campano, sarà possibile degustare ottimi vini e squisiti prodotti locali in un connubio imperdibile tra eccellenze.
Una scelta che punta a scaldare il cuore di ogni raffinato amante del buono e del bello, di chi sa apprezzare arte e tradizione culinaria attraverso la lente dell’innovazione e dell’estro. Così come la famiglia Palombo ha saputo fondare in questa terra feconda la propria attività enologica e di ristorazione, restituendo ai tanti che la scelgono quotidianamente un dono di assoluto godimento per il palato, allo stesso modo il virtuoso Mario Velocci ha scelto questa preziosa location per immergervi il suo puro talento.
Cosi, accanto al progetto di rinascita dell’Antica Tenuta Palombo, si configura la ‘Collina Sonora’. Grazie alla lungimiranza della famiglia Palombo, che ha chiesto all’artista di realizzare una serie di opere che si intrecciassero con il favoloso paesaggio della Valle di Comino, nasce questo parco delle sculture lungo le colline della tenuta. Il talento del prolifico e immaginifico artista fa sì che oggi una campagna di otto ettari accolga una collezione permanente di sculture di arte contemporanea che celebrano la natura e che risuonano arte, storia e bellezza.
L’artista dalle ‘mani d’oro’
“Tu hai le mani d’oro”, gli dicevano fin da bambino, quando Mario ha subito compreso quale fosse la sua strada. La sua vita si è imperniata fin dai primi battiti attorno all’arte. La sua continua ricerca, la sua formazione, lo hanno indissolubilmente legato alla materia ‘terra’, allo ‘spazio’, alla ‘linea’. Velocci, nel corso della sua lunga carriera, può vantare mostre personali e collettive di primo livello. Le sue esposizioni hanno viaggiato per l’Italia intera, dall’amata Ciociaria a Palermo, Roma, Venezia, Verona e ancora altrove. Le sue opere mastodontiche, di cui ha parlato anche la stampa nazionale di settore, a distanza anche di diversi anni, continuano a sollecitare il pubblico, a incuriosire, a sollevare quesiti filosofici. Nella sua fatica c’è tutto il rapporto tra natura e artificio. Nello scenario paesaggistico naturale si impianta il suo progetto, il suo ‘prodotto industriale’, portato a termine con tecnica e tecnologia. Nei suo orizzonti realizzativi troviamo legno e ferro, idea e stilizzazione poi sintetizzate nel suo tratto distintivo, un lungo segno curvilineo. La sua geometria leggera, irregolare, ne caratterizza la fattualità. Ed è nella natura che l’opera esprime il divenire e tutto il proprio dinamismo.
La collina sonora
Domani sarà dunque l’occasione adatta a saggiare l’intera poetica di Mario Velocci. Le installazioni all’aperto, in questo parco verdeggiante e brulicante di vita, collocate su questa collina, diventano la summa dell’ars dello scultore ciociaro. Così come ha scritto di lui il famoso professore, critico e curatore d’arte Giorgio Verzotti: “Nelle sue opere la realtà finita si incontra con quella infinita, che si estende oltre il limite del visibile”. E sarà lo stesso Verzotti a presentare l’evento. Un appuntamento, quello di domani alle 18.00, irrinunciabile per gli animi sensibili al fascino della cultura, artistica e, in questo caso, anche enogastronomica.
