Frosinone – Aggressioni, sovraffollamento e carenza di personale: protesta davanti al carcere

La FNS Cisl Frosinone ha istituito un presidio fisso davanti la casa circondariale di via Cerreto: le richieste alle Istituzioni

Le organizzazione sindacali regionali indicono lo stato di agitazione, e protestano con l’istituzione di presidi fissi presso diversi istituti della regione Lazio (Roma – Viterbo – Frosinone – Rieti e Latina). “Siamo stanchi di urlare e protestare solo contro l’Amministrazione penitenziaria, che ha le proprie colpe, ma probabilmente è vittima di un totale disinteresse della Politica. La drammatica situazione delle carceri nel Lazio ed in particolare della provincia di Frosinone è nota a tutti, da diverso tempo; le organizzazioni sindacali sollecitano la politica e le autorità Penitenziarie competenti, ad assumere iniziative coerenti, allo scopo di chiedere maggiori risorse umane e strumentali per il ripristino delle normali condizioni lavorative”. – Si legge in una nota a firma del segretario generale della FNS Cisl FR Angelo Massaro. Il presidio davanti il carcere di via Cerreto è in corso dalla mattinata di oggi, 21 marzo 2024.

“Il Personale della Polizia Penitenziaria svolge sul territorio una imprescindibile attività, di prevenzione, sicurezza, custodia, vigilanza e rieducazione dei detenuti, la situazione delle carceri nel Lazio ed il conseguente disagio della Polizia Penitenziaria deve essere risolto in tempi rapidi, con una azione forte e sinergica tra Istituzioni a vari livelli di competenza. Chiediamo da tempo al mondo della Politica e alle Istituzioni soluzioni concrete, finora hanno fatto ben poco per questo settore, nonostante le tante promesse e le belle parole. La FNS CISL FR non è più disponibile ad assistere a questo stato di totale insicurezza del personale che è costretto a subire il degrado che vive il sistema penitenziario. Non esiste civiltà in un Paese che non si occupi del fatto che regole minime di dignità e sicurezza sono valori unici che valgono anche all’interno dei penitenziari”. – Prosegue la nota.

Le contestazioni della FNS CISL FR

1. La situazione è sempre più drammatica, si rischia il collasso del sistema penitenziario, il sovraffollamento e la gravissima carenza degli organici, connotato dalla drammaticità degli eventi causato dalle continue aggressioni, sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari.

2. Negli istituti della regione mancano, attualmente circa 900 unità, su 3700, di cui 100 in provincia di Frosinone.

3. Attualmente risulta un sovraffollamento di circa 1.700 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare prevista di 4.800 detenuti.

4. Purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems.

5. Chiediamo l’mmediata apertura del limite previsto del monte ore da 41 a 60 ore visto lo stato di emergenza delle Carceri laziali.

6. Si diffidano le Direzioni ad assumere ogni decisione unilaterale, comprese quelle attinenti al piano ferie estive 2024 del personale di Polizia Penitenziaria.

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