Avvocato si invaghisce di una nota professionista e comincia a tempestarla di chiamate e messaggi. La donna: “Adesso inizio ad avere paura”.
Tutto è iniziato qualche mese fa quando la donna, residente nel Frusinate, ha conosciuto il legale per questioni lavorative. Durante un convegno si sono scambiati i contatti telefonici con la promessa di sentirsi per altri convegni da organizzare in futuro. Stando al racconto della donna, l’uomo ha sin da subito cominciato a cercarla inviandole messaggi del buongiorno e della buonanotte, le chiedeva cosa stesse facendo durante la giornata e quali impegni avesse. “Inizialmente lo trovavo fastidioso e un po’ assillante – racconta la professionista – ma per educazione e cortesia, vista la collaborazione lavorativa, rispondevo quando avevo tempo di farlo. Poi ha iniziato a presentarsi nel mio ufficio a Frosinone con il caffè, la colazione, il gelato. Gli ho fatto capire che non era il caso e che non volevo che scambiasse la mia educazione per altro”.
A quel punto, il tenore dei messaggi è stato diverso. L’avvocato ha alzato il tiro chiedendole uscite a cena e appuntamenti al di fuori delle circostanze lavorative. La professionista ha gentilmente declinato ogni invito fino a quando, qualche giorno fa, lui si sarebbe presentato sotto il suo ufficio con un fascio di fiori e aspettandola davanti alla sua auto le avrebbe chiesto di passare una serata insieme. Un’insistenza che ha turbato la donna la quale si è sentita in pericolo davanti ad atteggiamenti così sfacciati nonostante i ripetuti “no”.
La professionista sta valutando di rivolgersi alle Forze dell’ordine per chiedere un ammonimento perché, dice: “Mi sembra assurdo dover aver paura di uscire dal mio posto di lavoro e ritrovarmelo davanti dopo che sono stata chiara e gli ho spiegato che non voglio avere contatti con lui, arrivati a questo punto neppure più per questioni lavorative”.
Poi, conclude: “Spero che leggendo questa mia testimonianza si riconosca quale protagonista della vicenda e capisca di essere andato oltre. Non voglio che finisca nei guai e mi dispiacerebbe vedermi costretta ad agire per altre strade ma non posso continuare a trascorrere le mie giornate nel timore che possa divenire ancor più insistente”.
Forse alcuni uomini non hanno ancora compreso il valore del “no” pronunciato da una donna. Che si tratti di violenze fisiche o, come in questo caso, di turbare profondamente una donna fino a farla sentire in pericolo. Eppure, l’uomo in questione, in virtù del suo lavoro, dovrebbe conoscere bene le leggi e i rischi ai quali sta andando incontro.