Momenti di grande tensione quelli vissuti ieri pomeriggio al termine della sfida valida per il girone H del campionato di Seconda Categoria tra I Briganti, compagine di Itri seconda forza del girone ed Isola Liri 1925 prima della classe e già matematicamente promossa alla categoria superiore. La gara è finita 1-0 per gli ospiti ciociari e al momento del triplice fischio le due tifoserie hanno invaso il rettangolo di gioco e sono arrivate alle mani. I tifosi incappucciati e col volto coperto, armati di bandierine asportate dal campo, si sono aggrediti sotto gli occhi attoniti del pubblico rimasto sugli spalti. È stato necessario poi l’intervento delle Forze dell’ordine per riportare la calma e sull’episodio indagano gli agenti del Commissariato di Fondi che visioneranno le immagini per valutare eventuali azioni da prendere a carico delle rispettive tifoserie.
Su quanto accaduto è intervenuta anche Elena Palazzo, assessore regionale allo Sport ed ex vicesindaco di Itri, che in una nota ha spiegato: “Esprimo la mia più ferma condanna per l’episodio di violenza verificatosi nel campo di calcio di Itri, dove alcuni tifosi sono venuti alle mani al termine di una partita. Questo comportamento è inaccettabile e non ha nulla a che fare con lo spirito sportivo che dovrebbe caratterizzare ogni competizione. La violenza non ha posto nello sport e nella società». L‘assessore allo Sport, al Turismo, all’Ambiente, ai Cambiamenti climatici, alla Transizione energetica e alla Sostenibilità della Regione Lazio, ha poi proseguito: “Mi rivolgo in particolare alla nostra tifoseria affinché svolga il ruolo di baluardo dei migliori valori sportivi. Vorrei poter contare proprio sul loro supporto e sul loro senso di responsabilità affinché episodi del genere non si ripetano più. Ricordo a tutti che, come amministrazione regionale, stiamo facendo un importante investimento sul centro sportivo di Itri. Lo facciamo perché vogliamo che questa struttura continui ad essere il luogo di ritrovo di tutti gli appassionati di calcio e degli sportivi in generale e che promuova un modello di sport degno di questo nome”.