La Serie B vive una delle fasi più delicate degli ultimi anni. Alla vigilia dell’estate, il campionato cadetto non ha ancora emesso tutti i suoi verdetti, sospeso in attesa della risoluzione del caso Brescia, che ha di fatto paralizzato la disputa dei playout. La situazione, intricata sul piano sportivo e giuridico, potrebbe trovare un primo punto fermo martedì 10 giugno, data in cui la Corte Federale d’Appello ha fissato l’udienza di secondo grado alle ore 16:00.
Le origini del caos: i crediti fiscali fittizi
Il Brescia è finito al centro dell’attenzione a seguito della penalizzazione di 4 punti inflitta dal Tribunale Federale Nazionale (TFN) il 29 maggio 2025, per presunte irregolarità amministrative. La società lombarda avrebbe utilizzato crediti d’imposta inesistenti, acquistati da una società denominata Alfieri SPV, per adempiere ai propri obblighi fiscali.
Oltre alla penalizzazione sportiva, sono state disposte sei mensilità di inibizione per il presidente Massimo Cellino e per il consigliere delegato Edoardo Cellino, entrambi coinvolti direttamente nella gestione delle operazioni incriminate.
Il nuovo scenario di classifica: Frosinone salvo, Salernitana e Sampdoria ai playout
La sanzione ha modificato in modo sostanziale la classifica finale del campionato. Se la penalizzazione dovesse essere confermata anche in secondo grado, il Brescia scivolerebbe al terzultimo posto, retrocedendo direttamente in Serie C. A beneficiarne sarebbe il Frosinone, che, grazie al nuovo assetto, otterrebbe una salvezza diretta.
Lo scenario aggiornato vedrebbe quindi Salernitana e Sampdoria impegnate nello spareggio playout, con il calendario ancora da definire. Le date iniziali – 17 e 22 maggio – sono ormai superate, e il nuovo programma potrà essere ufficializzato solo dopo l’udienza del 10 giugno.
Il fattore tempo: la scadenza del 30 giugno incombe
Secondo i regolamenti federali, tutti i campionati professionistici dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025. La Serie B non fa eccezione, e la finestra temporale si fa sempre più stretta. La decisione della Corte d’Appello diventerà quindi un crocevia fondamentale non solo per la classifica, ma per il rispetto dei tempi imposti dalla FIGC.
Il rischio della giustizia ordinaria
Nel caso in cui la penalizzazione venisse confermata anche in appello, il Brescia potrebbe decidere di ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, e in ultima istanza al TAR del Lazio. Un eventuale approdo alla giustizia amministrativa rappresenterebbe un ulteriore elemento di incertezza, con potenziali ripercussioni sull’omologazione della classifica e sull’organizzazione della prossima stagione.
Un equilibrio precario: tutti in attesa del 10 giugno
L’intera Serie B è sospesa in attesa della sentenza. Dalla salvezza del Frosinone alla disputa del playout tra Salernitana e Sampdoria, passando per il destino sportivo del Brescia, ogni scenario dipende dall’esito del secondo grado di giudizio. Martedì 10 giugno potrebbe essere il giorno della svolta. Ma in un quadro tanto delicato, nessuna ipotesi può essere esclusa.