Ceccano, il discorso del sindaco per il 25 aprile

La città ha celebrato ieri la Festa della Liberazione. Un lungo messaggio quello del sindaco Roberto Caligiore

Ceccano – La città ha celebrato ieri, 25 aprile, la Festa della Liberazione. Queste le parole del sindaco, Roberto Caligiore: “Sono quasi 6 anni che ho l’onore di guidare questa Amministrazione Comunale e, dopo due anni di pandemia, mentre un clima di normalità inizia ad aleggiare, finalmente, nella vita sociale e pubblica delle nostre Città, tornano anche gli appuntamenti delle Feste Nazionali italiane, che anche a Ceccano intendiamo celebrare ufficialmente e pubblicamente, alla presenza delle Autorità Civili, Militari e religiose, agli aderenti alle associazioni ed ai nostri concittadini.

E il mio primo saluto e il mio primo pensiero va proprio alle autorità presenti che contribuiscono a rendere solenne e significativo questo importante momento di commemorazione. Con la ripresa delle cerimonie pubbliche – aggiunge il sindaco – è davvero emblematico riunirsi davanti al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, che dal dopoguerra, per volere unanime, ospita anche i nomi dei caduti militari e civili di Ceccano, della Seconda Guerra Mondiale. Così i caduti militari della Prima Guerra Mondiale sono uniti nel ricordo perenne, sempre caro e vivido dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.

Ed è con piena soddisfazione – prosegue Caligiore – che annuncio l’ultimazione della fase preparatoria, quindi ormai esecutiva come già approvato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma, per il restauro integrale del nostro Monumento ai Caduti che avverrà entro la fine del prossimo periodo estivo. Essendo questo il primo discorso pubblico dall’insediamento del mio secondo mandato elettorale da Sindaco, desidero porgere un deferente pensiero a tutti coloro che ci hanno lasciato, a causa di questo virus che negli ultimi due anni ha modificato la nostra vita, lasciando un vuoto incolmabile nelle famiglie della nostra comunità.

Il clima della cerimonia di oggi – continua il primo cittadino – è reso ancor più commovente dalla constatazione del ritorno della guerra in Europa, a cui assistiamo con profondo dolore, con scene di violenza, morte e distruzione che non avremmo più voluto rivivere. Ed accanto al sentimento di partecipazione per questi gravi fatti, la generosità e la vicinanza concreta dei ceccanesi non si è fatta attendere, con una gara di solidarietà che ha confermato il buon cuore e la vera attenzione della nostra comunità per i profughi e i bisognosi. Desidero trarre spunto e ribadire le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “… un’esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la pacifica convivenza tra i popoli”.

Parole confermate, per quanto ci riguarda, dall’Ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Ceccano già il 7 marzo scorso, con la “FERMA CONDANNA DELL’AGGRESSIONE ARMATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA NEI CONFRONTI DELL’UCRAINA”. E tornando alle ragioni più profonde e significative della ricorrenza odierna, ci porta a riflettere che sul sacrificio di tanti soldati e di tanti civili morti per la Patria nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ripeto su questo loro sacrificio, sono state fondate la libertà e l’indipendenza della nostra Nazione. La deposizione della Corona di Alloro in onore dei caduti per la Libertà è un momento sempre toccante e particolarmente gradito perché rende omaggio al sacrificio di molti nostri concittadini, il cui ricordo non deve essere mai trascurato o ridotto ad una semplice commemorazione formale.

E come non condividere ancora le parole del Presidente della Repubblica Italiana dove indica “…il 25 aprile rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale…”.Non è il momento di spiegazioni o di polemiche ma, dopo le parole che ho appena letto risulta poco comprensibile sentire l’esigenza di commemorare questo giorno di festa, lontano dalle Istituzioni, per conto proprio!.

Per questo, non vogliamo solamente fare memoria del passato, ma vogliamo ribadire il valore degli eventi che hanno condotto alla promulgazione della nostra Legge Fondamentale, la Carta Costituzionale, che ribadisce i caratteri salienti delle libertà civili e personali di tutti i cittadini, intese come grande conquista dei diritti inviolabili di ogni uomo. Per questo, rendiamo onore ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale, in particolar modo ai Caduti per la Libertà. Noi siamo figli ed eredi del loro sacrificio e del loro coraggio eroico altamente significativo. E siamo certi che il ricordo annuale della Festa della Liberazione e della Libertà contribuisce a rendere migliore la nostra società, a portare in alto i nostri cuori, a farci apprezzare ancor di più il valore del concetto di libertà personale e civile, accanto ai doveri inderogabili della solidarietà politica, economica e sociale. Come autorità civili di questa città, siamo orgogliosi del nostro paese e della nostra gente. E testimoniamo il senso del dovere, la responsabilità, che sono il lascito più prezioso della generazione che ci ha preceduto. Questa operosa generazione, al termine del Secondo Conflitto Mondiale seppe ricostruire a Ceccano non solo le abitazioni distrutte, ma seppe riannodare relazioni, legami e percorsi civici che ancor oggi rendono rispettabile la nostra Città, consentendole di guardare al futuro con rinnovata speranza, avendo come faro di promozione umana il grande valore della Pace e della solidarietà sociale. Viva la Pace, viva Ceccano, viva l’Italia!”

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