L’utilizzo dei locali dei Piloni, la cui ristrutturazione è stata presentata dall’amministrazione Mastrangeli a fine novembre, resta al centro delle polemiche dopo l’accesso agli atti effettuato dai consiglieri comunali di Forza Italia Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia. Con deliberazione di Giunta Comunale del 27 novembre scorso è stato dato mandato al Dirigente del Settore Entrate di “procedere all’individuazione di operatori economici da invitare alla successiva procedura, per la concessione in uso dei locali che compongono la struttura ad uso commerciale. E’ stato quindi emanato un avviso che non costituisce procedura di gara pubblica, né proposta contrattuale e pertanto le domande che perverranno non saranno in alcun modo vincolanti per il Comune di Frosinone, che rimane libero, a suo insindacabile giudizio, di interrompere in qualsiasi momento la procedura e avviare altra procedura, di non selezionare alcuna domanda, ovvero di modificare o revocare l’avviso medesimo”.

La risposta del dirigente dopo l’accesso agli atti dei forzisti
In questo ambito si inserisce l’accesso agli atti di Scaccia e Cirillo che hanno ricevuto una risposta del dirigente del settore Lavori Pubblici, Ing. Ivano Petrillo. I due consiglieri forzisti, subito dopo, si sono di nuovo messi al pc per chiedere ulteriori chiarimenti: “Egregio Ingegnere, abbiamo preso visione della Sua nota di riscontro alla nostra richiesta di accesso agli atti relativa ai locali siti in area ‘I Piloni’. Non possiamo esimerci dal rilevare come la risposta fornita si limiti ad un elenco generico di interventi di ‘messa in sicurezza’ e di meri ‘adempimenti tecnici’ senza alcun riferimento concreto agli atti amministrativi che dovrebbero comprovare la reale destinazione e l’effettiva utilizzabilità dei locali. In particolare: si afferma che non fosse necessaria alcuna autorizzazione preventiva dei Vigili del Fuoco poiché i locali ‘non risultano ad oggi utilizzati’ e ‘non ne era prevista la riutilizzazione’”.

Impossibile capire se quei locali siano effettivamente idonei
“Tuttavia – ricordano gli azzurri -, è la stessa Amministrazione ad aver avviato una manifestazione di interesse per l’affitto dei locali, circostanza che rende contraddittoria e priva di sostanza la motivazione addotta. Si richiama un ‘collaudo strutturale’ e un ‘certificato di regolare esecuzione’ senza allegarne copia né indicarne gli estremi di deposito, rendendo impossibile ogni verifica puntuale; si parla di ‘successivi approfondimenti tecnici’ solo in caso di nuove destinazioni d’uso, ma ciò equivale a rinviare sine die ogni responsabilità, senza chiarire se allo stato attuale i locali siano effettivamente idonei e disponibili”.
Attendiamo di prendere visione di atti amministrativi e tecnici
“Ad ogni modo – concludono i consiglieri Scaccia e Cirillo -, la risposta appare come un mero esercizio di stile, privo di contenuto sostanziale e non idoneo a soddisfare la nostra richiesta di accesso agli atti. Ribadiamo pertanto la necessità che vengano messi a disposizione tutti gli atti amministrativi e tecnici relativi ai lavori eseguiti, ai collaudi, alle certificazioni e alle valutazioni di agibilità, affinché sia possibile verificare la coerenza tra quanto dichiarato e l’effettiva volontà dell’Amministrazione di concedere in locazione i locali, atteso che la richiesta viene formulata nell’ambito e per l’esercizio delle prerogative riconosciute ai Consiglieri Comunali per lo svolgimento delle funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo politico-amministrativo sull’operato dell’Ente”.