Frosinone – Sono FutuRa e Forza Italia a chiedere conto delle morosità rispetto la TARI: “La tassa dei rifiuti, che tutti i soggetti che occupano locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, siti nel territorio comunale e suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati, dovrebbero pagare. Purtroppo il condizionale è d’obbligo per l’imprecisato numero di morosi impuniti in città. Frosinone nel 2025 ha registrato un riduzione della quantità di rifiuti prodotti ed un notevole, virtuoso incremento della raccolta differenziata, pari al 69,4% rispetto alla media regionale del 55%. Tutto grazie all’impegno ed al senso civico dei cittadini. Nonostante, senza pudore verrebbe da dire, qualche assessore abbia cercato, maldestramente, in interviste e spot pubblicitari confondenti, di intestarsi impropriamente questo successo, l’Amministrazione, nella realtà, contrariamente ad ogni giusta aspettativa, ha reso Frosinone il Capoluogo con l’aumento massimo del tributo TARI: il 3,6% rispetto la media regionale del 1,8%, vanificando e mortificando tutti gli sforzi dei cittadini. Senza pietà verrebbe da dire”.
Martino e Cirillo chiedono l’elenco dei contribuenti che non pagano
Ecco perché nei giorni scorsi i consiglieri Giovambattista Martino di FutuRa e Pasquale Cirillo di Forza Italia hanno ufficialmente chiesto di conoscere ed acquisire l’elenco dettagliato e aggiornato dei contribuenti morosi TARI con indicazione per ciascun soggetto: dell’annualità o delle annualità non versate, dell’importo complessivamente dovuto, dello stato delle procedure di recupero coattivo eventualmente avviate, di eventuali sgravi, sospensioni o contenziosi in corso. “Necessaria – sottolineano i due consiglieri di minoranza – la formula dell’interrogazione ufficiale scritta alla luce di quanto succede troppo spesso durante i “question time”, dove si assiste all’elusione, frequente e ripetuta delle risposte, con assessori inclini a scaricare la loro responsabilità – politica ed amministrativa – ai dirigenti, oppure a prendere tempo con promesse di attenzionare le questioni rinviando le risposte a date da destinarsi che, ovviamente, non arrivano quasi mai, neppure a distanza di anni”.

Necessaria l’interrogazione visto che il Question Time viene mortificato
Secondo FutuRa e Forza Italia, il “question time” è “lo strumento del confronto per eccellenza, la vetrina della trasparenza amministrativa trasformato in un esercizio di occultamento e di rimpallo, dove l’impegno dei consiglieri a portare nel palazzo le istanze dei cittadini, con domande sempre concrete, puntuali e confacenti, viene quasi sempre mortificato se non addirittura deriso con teatrini che spesso invano reclamano decoro. La questione dei rifiuti è un tema caldo e molto delicato. L’azienda che si è aggiudicata la gara, il cui contratto è stato ratificato ben otto mesi dopo l’aver iniziato il servizio è salita alla ribalta delle cronache giudiziarie nazionali per indagini di mafia e camorra. La trasparenza e le informazioni in merito devono essere complete ed inappuntabili, non farfugliate sbrigativamente durante improbabili question time”.
Il naufragio non dimenticato della commissione su rifiuti e verde
“La richiesta di commissione consiliare di indagine sulla gestione dei rifiuti e del verde pubblico è naufragata ma le domande devono ugualmente trovare risposte esaurienti ed esaustive, senza opacità e senza equivoci. Intanto iniziamo dalla TARI per conoscere, senza fretta ma senza sosta, chi paga e chi non paga, ma soprattutto perché”. Concludono Giovambattista Martino e Pasquale Cirillo.