Anteprima assoluta, il 28 ottobre, presso il Palazzo della Cultura di Cassino, del primo dei quattro episodi di “Dr. Etica: la ricerca e la storia – Il Film” di Antonio Lanni; un progetto audiovisivo, patrocinato dal Comune, nato qualche anno fa grazie alla collaborazione con TeleUniverso, emittente del territorio che ha già mandato in onda i primissimi episodi della fiction. Progetto questo poi evolutosi in un vero e proprio film, realizzato in quattro step.
Un’opera nella quale si rivive la storia, attraverso il viaggio onirico di Dr. Etica, uno strano e strampalato ricercatore universitario che si imbatte in contesti fantastici/assurdi, a metà strada tra realtà e fantasia. L’Episodio 1, ambientato nel 1943, è stato girato tra Cardito e Cerasuolo, in provincia di Isernia, con la partecipazione di molte comparse del territorio. Lo spettatore sarà coinvolto da sequenze di pura e totale emozione e dalla capacità espressiva del protagonista, l’attore cassinate Antonio Lanni, ma anche da Luca Lanni, giovanissimo studente/attore.
Nel cast anche Fabrizio Nardone. Il film è autoprodotto con CMC, Antonio Lanni e Valerio Comparelli, con la regia di Mariano Tamburrini. È scritto e interpretato da Antonio Lanni, reduce dal film di Claudio Amendola “I Cassamortari 2” e noto per i ruoli in “The Dream” di Sorrentino, “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott, ma anche per “Don Sturzo/Liberi e forti” di Rai Cultura, “Borromini e Bernini” di Sky Arte e molti altri progetti documentaristici e cinematografici, sia per il piccolo che per il grande schermo. L’assessore alla cultura Danilo Grossi, si dice felice di “poter proporre un altro appuntamento, che darà ulteriore spazio – necessario – alla Cultura del territorio, con un talento cassinate che ha alle spalle un’esperienza ultra ventennale” sottolineando poi il ruolo cruciale svolto dal Palazzo della Cultura, che ancora una volta si riconferma “un luogo che restituisce a tutti la concreta possibilità di prendere parte a iniziative, incontri, eventi, in grado di arricchire la proposta culturale cittadina”.