“La risposta del Sindaco alla nostra interrogazione nella seduta consiliare dedicata al question time significa che l’Amministrazione si sta perlomeno ponendo il problema di come raggiungere la stazione ferroviaria, considerando la sostanziale “pedonalizzazione totale” che riguarderà piazzale Kambo. Si tratta di un piccolissimo passo avanti dopo le tante sollecitazioni fatte dal Psi. Tuttavia, tutto ciò non basta perché il punto sostanziale è che non ci si rende conto, da parte di chi governa la città, dei disagi e dei problemi ulteriori che si determineranno nell’intero quartiere Scalo. – A porre nuovamente l’accento sulla questione è il Psi di Frosinone. Intanto va detto che la filosofia amministrativa della “pedonalizzazione a prescindere” (quasi fosse una punizione e non un’opportunità) non funziona. E non funziona perché non si fanno valutazioni e distinzioni tra le diverse zone, non si considerano le condizioni e la larghezza delle carreggiate, si impongono misure di viabilità non concordate con i residenti e con i commercianti. Insomma, si continua ad andare avanti senza che le esperienze negative delle piste ciclabili e ciclopedonali abbiano insegnato qualcosa”.
“Misura assurda”
Il Partito Socialista ribadisce i concetti sempre espressi: “Intanto, l’interdizione al traffico veicolare di piazzale Kambo è una misura assurda, che andrà ad incidere pesantemente sia sull’aspetto viario che su quello della sicurezza del quartiere. In secondo luogo, andare avanti con il no all’apertura della “piazzetta” davanti al sagrato della chiesa della Sacra Famiglia determinerà ancora di più (proprio per i lavori in corso) un effetto “imbuto” incredibile e ingiustificabile.
Si continua a parlare (e basta) dei parcheggi a servizio. Dove sono? Dove verranno previsti realmente? E in quali tempi? Sono domande che hanno bisogno di risposte immediate e convincenti. Per rispetto dei cittadini, dei commercianti e dei pendolari. Qualcuno si pone realmente il problema di dove lasceranno l’auto le tantissime persone che per motivi di studio e di lavoro ogni giorno devono prendere il treno? Purtroppo gli esempi sono negativi: da due anni si parla (e basta) dei parcheggi che dovrebbero essere realizzati a servizio del Brt. Qualcuno ha notizie concrete della loro realizzazione? A proposito: quando sarà definito il tracciato definitivo del Bus Rapid Transit? Ripetiamo: sono trascorsi due anni e mezzo di promesse vacue. Peraltro non è affatto di secondo piano sapere quale sarà il percorso del Brt. Se dovesse essere interessata via Licinio Refice, ad esempio, le cosiddette “soste brevi” per arrivare vicino alla stazione come verrebbero organizzate e gestite? Tanto per essere chiari, come e dove si potrebbe effettuare la cosiddetta “inversione a U”?
Tornando ai lavori a piazzale Kambo e alla volontà di pedonalizzazione totale, cosa succederà in via Pierluigi da Palestrina? Quella strada non è in grado di sostenere il traffico veicolare oggi. E’ bene ribadire inoltre che i parcheggi previsti per i pendolari, già in una situazione normale, non sono sufficienti. Inoltre, in queste ore raccogliamo la preoccupazione di tanti pendolari che per effetto del cantiere sono costretti a percorrere a piedi il sottopasso di Via Puccini – che versa in pessime condizioni di sicurezza e degrado – oppure il sovrappasso di Via Licinio Refice, in uno scenario che, soprattutto nelle ore serali e in un contesto di forte marginalità sociale, rappresenta un serio pericolo per l’incolumità delle persone. A questo riguardo chiediamo con forza di studiare percorsi alternativi per il deflusso dei passeggeri e una costante vigilanza da parte della Polizia municipale. Infine, l’auspicio dei Socialisti è che al più presto vengano definiti e resi operativi dei “corridoi di passaggio” per le autovetture in modo da raggiungere la stazione ferroviaria. Non ci si rende conto del “calvario” che dovranno affrontare i passeggeri. L’Amministrazione continua a portare avanti una politica della mobilità urbana che va “contro” la conformazione della città, penalizza i cittadini e i commercianti. Inoltre, è evidente a tutti che non è certo in questo modo che si contrasta l’inquinamento. Anzi”. – Concludono dal Psi.