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Frosinone – Egiziano in strada in una pozza di sangue, la polizia ferma un connazionale: indagine lampo

Ascoltato in questura il giovane egiziano accusato di aver ferito il connazionale nella notte. La sua posizione è al vaglio degli agenti

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È stato individuato a tempo di record dalla polizia il presunto autore del grave ferimento avvenuto nella notte tra ieri e oggi a Frosinone, nei pressi della zona dello Scalo. A finire nei guai un giovane egiziano, noto con il soprannome di “Bond”.

La vittima, anche lui di origine egiziana, era stata trasportata d’urgenza allo “Spaziani” con una profonda ferita all’avambraccio: l’arteria era stata recisa e si era reso necessario un delicato intervento chirurgico in codice rosso. Per lui anche diverse trasfusioni di sangue.

Le indagini, avviate subito dopo l’episodio dalla Squadra Volante, coordinata dal dirigente, Dott. Gianluca Di Trocchio, hanno portato in poche ore all’identificazione del giovane che in queste ore si trova in Questura per essere ascoltato. Determinanti si sono rivelate le testimonianze dei ragazzi presenti al momento dei fatti, che hanno soccorso il ferito trasportandolo in Pronto soccorso e fornito agli investigatori informazioni decisive.

Secondo quanto ricostruito, la lite sarebbe scoppiata per motivi economici. Poi il ferimento del giovane con un oggetto di vetro rotto – forse uno specchio o una bottiglia –. Un'”arma” spuntata durante la colluttazione. Resta ora da chiarire se quel vetro sia stato utilizzato dal sospettato per ferire il connazionale o se la vittima sia rimasta ferita accidentalmente nel corso della lite.

Nel sopralluogo effettuato questa mattina in via Don Minzoni, nei pressi di un noto bar, gli agenti hanno rinvenuto tracce ematiche sull’asfalto. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Acquisite inoltre le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, attentamente vagliate dagli inquirenti per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.

Il giovane fermato è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Se venisse accertato che sia stato lui a ferire volontariamente il connazionale, nei suoi confronti si profila un’accusa pesante: lesioni aggravate e uso di oggetti atti a offendere. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio. Ma intanto è stata data un’importante e tempestiva risposta in termini di sicurezza e controllo del territorio per un fatto di sangue che aveva scosso non poco il capoluogo.

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