In estate, complici il caldo e la voglia di leggerezza, in molti scelgono di sostituire il pranzo o la cena con un pasto a base di frutta. Accade anche ora, al rientro dalle vacanze, con la frenetica voglia di rimettersi in forma dopo gli sgarri estivi. Una scelta che può sembrare salutare, ma che in realtà nasconde alcune insidie. A spiegarlo è la dottoressa Maria Rosaria Nardone, diabetologa dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, che invita alla prudenza.
“Una mela Golden può contenere l’equivalente di due bustine di zucchero – chiarisce –. La frutta è un alimento prezioso, ricco di fibre, acqua e vitamine, ma non può sostituire un pasto principale. Il glucosio della frutta non è paragonabile ai carboidrati complessi e provoca un rapido aumento della glicemia, un fattore di rischio soprattutto per chi soffre di diabete”.
I benefici e i limiti della frutta
La frutta resta un alleato fondamentale della salute: apporta nutrienti essenziali, aiuta a mantenere l’idratazione e favorisce il transito intestinale. Tuttavia, se consumata in quantità eccessiva o senza abbinarla ad altri alimenti, può avere l’effetto opposto a quello desiderato.
“Frutta sì, ma con moderazione – sottolinea la diabetologa –. È consigliabile inserirla all’interno di un pasto equilibrato, magari come spuntino o come dessert, piuttosto che come unica portata”.
Un pasto completo, anche d’estate
Per mantenere una dieta bilanciata, anche nelle giornate più calde, gli esperti consigliano di non rinunciare a carboidrati complessi, proteine e verdure. Un’insalata mista con cereali integrali, legumi o pesce, accompagnata da una porzione di frutta, è un esempio di pasto leggero ma nutrizionalmente completo.
La regola resta quella dell’equilibrio: alternare frutta e altri alimenti, senza eccedere nelle quantità, aiuta a godere dei benefici senza correre rischi per la salute.