Veroli – Centinaia di persone nella concattedrale di Sant’Andrea, nel centro storico della città ernica, per i funerali di Manuel Scaccia Arci. Lacrime e dolore per l’ultimo saluto al giovane papà strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari a soli 35 anni, a seguito di un tragico incidente avvenuto domenica scorsa ad Itri. Palloncini bianchi e magliette con sopra stampati i versi di una canzone di Vasco Rossi: “Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”. L’ultimo omaggio degli amici a Manuel.
Nel giorno della Festa del papà quell’uomo benvoluto e stimato da tutti, lavoratore, padre e marito esemplare – come in tanti lo descrivono – ha trovato la morte mentre, in sella alla sua amata due ruote, tornava a casa dopo una passeggiata sulla strada che conduce al Santuario della Madonna della Civita. Stando a quanto si è appreso, Manuel avrebbe perso il controllo del mezzo e finito la sua corsa contro un muretto. Vani i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari intervenuti dopo la segnalazione di alcuni passanti.
Domenica la notizia ha fatto presto il giro della comunità di Veroli gettando tutti nello sconforto. Centinaia i messaggi di cordoglio apparsi sui social. In tanti si sono stretti intorno alla sua famiglia, alla moglie e alle due figliolette, Angelica e Aurora. Due bambine che cresceranno senza l’amato papà. La città di Veroli oggi si è fermata e, in un clima di silenzio surreale, ha salutato Manuel Scaccia Arci per l’ultima volta.