“La Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua ortodossa”. Così in un nuovo video messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato al suo popolo che i combattimenti non cesseranno neppure in occasione della festività religiosa. La richiesta era arrivata ieri, ancora una volta, anche da papa Francesco e dalla Santa Sede.
“Questo – ha detto Zelensky – dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte”.
Guerra, in Ucraina si continua a combattere
E intanto in Ucraina la guerra non da tregua. Si continua a combattere. Oggi non ci saranno neppure corridoi umanitari. L’annuncio arriva su Telegram dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk che rivolge un appello a tutti coloro che stanno aspettando l’evacuazione: “A causa del pericolo sui percorsi”, oggi in Ucraina non ci saranno corridoi umanitari. Abbiate pazienza, per favore aspettate!”.
Sul fronte militare a tenere banco è ancora la situazione di Mariupol. L’amministrazione locale ha annunciato che potrebbero esserci fino a 9.000 persone sepolte in una fossa comune a Manhush, centro poco distante dalla città portuale occupata dai russi. In un messaggio su Telegram, il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha ribadito che “Mariupol è nostra!… La città è stata presa definitivamente e completamente. L’edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato”.
Scetticismo dagli Stati Uniti che parlano dell’ennesimo “show” di Putin. Gli stessi Usa hanno anche fatto sapere che stanno collaborando con la procuratrice generale ucraina, Irina Venediktova, sulle indagini sui crimini di guerra commessi da Mosca.