Harpastum…una disciplina vecchia millenni eppure semisconosciuta dai più fino a qualche tempo fa. Perché oggi, fortunatamente, non è più così. Ed anche a Frosinone e provincia inizia a prendere piede questo sport, tutto ciò grazie alla lungimiranza di Andre Colazingari, atleta poliedrico che ha creduto in un piccolo sogno plasmandolo in realtà. Andre nasce come ‘combattente’, esperto di arti marziali, che pratica nella sua palestra del capoluogo. Ma con un occhio e il cuore al passato, ha rispolverato questo sport antico riportandolo in auge e spingendo sull’acceleratore perché venga divulgato in Italia. Così prende vita il progetto Frusna, la squadra di harpastum che raccoglie atleti da tutta la Ciociaria.



Uno sport…per duri
Vediamo innanzitutto cosa sia l’harpastum. 15 uomini contro 15 uomini in un campo che diventa un’arena. Un’ora di show in un rettangolo di 60 metri per 30. Una sfera che deve andare a meta. Una sfera che va protetta e guadagnata, con il corpo a corpo, con le mani nude. L’harpastum è una sorta di antenato del rugby, con tanti punti in comune con il calcio storico fiorentino. Un suggestivo gioco atletico sferistico praticato dagli antichi romani, che a loro volta lo avevano ripreso dalla Grecia, e divenuto presto parte integrante dell’attività fisica dei gladiatori e dei legionari. Come spiega l’esperto Colazingari “Non è uno sport per tutti, ma per ‘duri’. L’impatto fisico è ‘importante’ e difatti esistono diversi ruoli in campo, tra cui quello dei ‘picchiatori’. Per questo reclutare atleti non è semplice. A differenza del calcio storico fiorentino, comunque, non tutti i giocatori sono picchiatori. Sul campo ci sono quattro linee e qui i ruoli sono misti tra fighter, lottatori e rugbisti, quindi oltre al combattimento a mani nude si prevedono fasi di lotta in piedi e a terra. Nelle ultime linee generalmente entrano in azione i rugbisti e corridori che hanno il compito di fare punto”.
Una disciplina ‘rude’ ma con tanti valori
“Il fatto che ci si picchi a mani nude non vuol dire che non ci sia un ‘codice’ – afferma Colazingari -. Esistono delle regole: ad esempio non si possono colpire avversari alla nuca oppure in corsa, i calci sono possibili solo sulle gambe. Essendo uno sport di squadra e un vero e proprio spettacolo in campo, si alimenta lo spirito di gruppo. Inoltre è fondamentale fidarsi dei propri compagni: appunto perché ci si picchia, bisogna avere rispetto di loro e degli avversari. Gli allenamenti sono tosti, ci si mette alla prova con sé stessi e si possono conoscere e superare i propri limiti”.



Come nasce il progetto Frusna
“Un conoscente mi ha coinvolto in una squadra di Roma – ci racconta Andre, ruolo lottatore nella seconda linea -, sono stato il primo in provincia a cimentarmi in questa disciplina. Così è nata la passione. Provenendo io dagli sport da combattimento e visto che la piazza era vergine, ho pensato ‘perché non creare io una squadra, in modo che possa gestirla autonomamente e, allo stesso tempo, portare qualcosa di nuovo nel territorio e un club in più all’interno del progetto harpastum in Italia?’. Così nasce Frusna, dall’antico nome di Frosinone. Siamo una squadra giovane, con un anno circa di vita, ma stiamo già avendo riscontro con anche 300 persone sugli spalti a vedere le nostre amichevoli. Numeri che per il calcio sono bazzecole ma per noi rappresentano una bella soddisfazione”.
Il 2023 sarà l’anno giusto
Attualmente Andre Colazingari sta lavorando affinché l’harpastum abbia un campionato regolamentare. Il tutto accadrà il prossimo anno con 4 compagini in giro per l’Italia: “Oltre la nostra Frusna, che sarà la portabandiera dei colori gialloblu, le altre tre squadre coinvolte nel progetto sono la Centuria di Roma, i biancorossi di Rimini e i Neri di Brescia. A differenza del calcio storico fiorentino che viene esclusivamente praticato a Firenze, con l’harpastum il campionato sarà a livello nazionale. Proprio questa caratteristica sta facendo avvicinare gli atleti del calcio fiorentino alla nostra disciplina, in modo da allenarsi un po’ tutto l’anno e non fermarsi dopo le loro 2 partite di campionato. Faremo infatti un’amichevole con i verdi di Firenze, dopo quella già fatta con la Centuria. Per adesso i presupposti ci sono, abbiamo la struttura al Coni e puntiamo a promuovere questo spettacolo per tutti gli amanti degli sport da contatto e della storia”.


