Per il Gruppo FS Italiane, il rilancio del sistema ferroviario regionale e lo sviluppo della mobilità collettiva integrata rappresentano obiettivi primari. Il rinnovo della flotta di Trenitalia, iniziato con i treni Swing e Jazz e proseguito con i nuovi Rock e Pop, continua ora con i treni Blues.
Blues, il primo treno ibrido di Trenitalia a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie, rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate.
La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Il Blues è attrezzato con l’ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa.
I nuovi treni, espressione delle competenze ingegneristiche di Trenitalia e Hitachi, sono prodotti negli stabilimenti italiani di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria. Possono raggiungere i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec2 e ospitare fino a 300 persone sedute nella composizione a quattro carrozze. Il design innovativo sia all’interno sia all’esterno del treno fa del Blues uno dei convogli più all’avanguardia nel mondo del trasporto ferroviario.
Nel 2022 il nuovo treno arriverà sulle linee non elettrificate del bacino senese, del bacino faentino e della Val di Sieve, prevedendo nel 2023 un cambio completo del modo di viaggiare su queste linee. In totale sono previsti 110 treni Blues nelle seguenti Regioni: Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Tecnologie innovative
Il Blues è dotato di moderne tecnologie al servizio delle persone: sistema di videocamere di sorveglianza a circuito chiuso, sistema di informazione ai passeggeri basato su monitor da 24” di grande visibilità e sistemi integrati per il conteggio dei viaggiatori con telecamere dedicate su tutte le porte d’accesso.
Il posizionamento dei componenti di trazione sul tetto del treno (chiamato tecnicamente imperiale) invece costituisce un vantaggio a favore degli spazi interni più ampi e completamente fruibili da tutti i passeggeri. Le postazioni per le sedie a rotelle sono collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso, così da ridurre al minimo il tragitto all’interno del convoglio.
L’accessibilità è ottimizzata secondo le più recenti Specifiche Tecniche di Interoperabilità definite in ambito comunitario per le Persone a Mobilità Ridotta (STI PMR) portando a realizzare una facile accessibilità al treno a beneficio di tutti i viaggiatori. La cabina di guida è stata sviluppata in accordo alle più recenti normative e presenta un banco dal design innovativo.