Regione Lazio, l’intesa sul valzer di deleghe si allontana. Fi punta i piedi ma lavora al Collegato

Acque sempre agitate in maggioranza anche se per ora tutti collaborano a emendare e far spazio a interessi di partito nel Collegato-Bilancio

“Semplicemente la delega all’Urbanistica non serve”: l’ha ribadito il gruppo di Forza Italia nel corso dell’incontro coi vertici nazionali del partito. Ecco perché non è ancora chiarita la situazione politica nella maggioranza regionale del presidente Francesco Rocca, nonostante l’ipotesi sul tavolo di passare a Forza Italia la delega all’Urbanistica della Lega, ristorando almeno parzialmente il Carroccio con la Protezione civile. In realtà la Lega aveva dato l’ok all’operazione e Fratelli d’Italia era soddisfatta che l’intesa potesse andare a buon fine. Ma Claudio Fazzone, coordinatore regionale azzurro, ha un gruppo di 7 consiglieri a cui dare risposte rispetto alle attese della vigilia. Fatto sta che lunedì presso la sede nazionale del partito, il gruppo regionale del Lazio di Forza Italia composto dai consiglieri regionali, dagli assessori e dal segretario Fazzone, ha incontrato il segretario nazionale Antonio Tajani, il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, il senatore Claudio Lotito e gli onorevoli Francesco Battistoni e Alessandro Battilocchio. “È stato dato mandato al segretario regionale Fazzone e al capogruppo alla Pisana Giorgio Simeoni – si legge in una nota diffusa a termine della riunione – di condurre la trattativa con le altre forze di maggioranza in Regione Lazio per ripristinare l’equilibrio politico nella Giunta guidata dal presidente Francesco Rocca. Forza Italia in questa fase continuerà a garantire la continuità amministrativa”. 

L’Urbanistica non basta agli azzurri. Noi Moderati firma nota con la Lega

E infatti ieri ed oggi la Commissione Bilancio ha svolto regolarmente i suoi lavori sulla discussione del Collegato al Bilancio, un documento che interessa a tutte le forze politiche che tentano di determinare le scelte inserendo i loro emendamenti. Per questo l’apparente coesione è stata sottolineata in una nota a firma congiunta dai capigruppo della maggioranza Mario Luciano Crea (Civica Rocca), Laura Cartaginese (Lega) e Nazzareno Neri (Noi Moderati): “In qualità di capigruppo esprimiamo piena condivisione per lo spirito unitario emerso nelle ultime ore sul collegato al Bilancio, ritenendo che proprio questo spirito debba continuare a contraddistinguere i rapporti all’interno della compagine di centrodestra che governa la Regione Lazio. Riteniamo la compattezza della maggioranza un valore non negoziabile, che ha costituito fino ad oggi la base del positivo lavoro che abbiamo realizzato e rappresenta l’unico strumento utile a garantire continuità del buon governo della Giunta Rocca. Soltanto uniti e coesi saremo in grado di rispettare il patto di fiducia con gli elettori”. Una nota che fa solo capire che Forza Italia – che contava su 7 consiglieri più 1 (Noi Moderati) – d’ora in poi vale solo per i 7 esponenti con casacca. Ciononostante negli ambienti azzurri ci sarebbe ottimismo e, quindi, fiducia che possa spuntare un assessorato pieno che potrebbe finire perfino in provincia di Frosinone.

Il resto della maggioranza ha invece ben chiara la posizione espressa dalla stessa premier Giorgia Meloni che – come riferito anche in passati servizi da Frosinone News – aveva chiarito che gli assetti di giunta usciti dal voto, alla Regione Lazio come in altri governi locali nel Paese, non si toccano per evitare crisi dagli sbocchi che nessuno può preventivare. Insomma bisogna vedere se cederà Fratelli d’Italia nel braccio di ferro con Fazzone o se il coordinatore azzurro prenderà atto che l’asticella che aveva mostrato ai suoi era stata piazzata in realtà troppo in alto.

Fi non ritira gli emendamenti anti-Ciacciarelli e la minoranza insorge

Intanto gli emendamenti forzisti anti-Ciacciarelli non sono stati ritirati ed i capigruppo dell’opposizione in Consiglio regionale Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Iv), Adriano Zuccalà (M5s), Alessio D`Amato (Azione) Claudio Marotta (Avs) e Alessandra Zeppieri (Polo progressista) attaccano: “Alla luce degli ultimi fatti consideriamo impraticabile proseguire i lavori in Commissione Bilancio sul collegato. Se una maggioranza scoppiata pensa di poter far finta di niente di fronte alla certificazione del fallimento di questa esperienza, noi come opposizioni non intendiamo prestarci a questa farsa. Oggi abbiamo partecipato alla discussione generale sulla Pl 170, il collegato, solo dopo l’assicurazione data dall’assessore Righini del ritiro degli emendamenti sull’urbanistica presentati dalla maggioranza. Il risultato è che oltre all’assessore all’Urbanistica Ciacciarelli, adesso ad essere sfiduciato è anche lo stesso Righini, rimasto completamente inascoltato visto che gli emendamenti sull’urbanistica non sono stati ritirati. Alla luce anche del fallimento della riunione pomeridiana convocata proprio per mettere un punto, attendiamo che Rocca venga in Aula, come da noi richiesto, a riferire sull’esito della crisi”.

Tutta la maggioranza assicura di operare con spirito di collaborazione

Quindi i capigruppo della maggioranza di centrodestra Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia), Giorgio Simeoni (Forza Italia), Laura Cartaginese (Lega), Mario Luciano Crea (Lista Rocca) e Nazzareno Neri (Noi Moderati) hanno chiarito che è: “Iniziata nella commissione del Consiglio regionale la discussione sul collegato al Bilancio. I capigruppo di maggioranza, unitamente all’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, al presidente e vice presidente della commissione Marco Bertucci e Cosmo Mitrano sono al lavoro per mettere in campo, attraverso l’esame e la condivisione di proposte, un provvedimento importante e strategico dal punto di vista politico e amministrativo, che introduce misure di semplificazione utili a garantire crescita, sviluppo e certezza in materia di normativa regionale su tutto il territorio del Lazio. La maggioranza di centrodestra sta operando con spirito di collaborazione, auspicando un confronto costruttivo con le opposizioni intorno ad un documento che ha già ottenuto largo consenso nel corso delle audizioni con le parti sociali, le associazioni di categoria e i rappresentanti degli enti locali”.

Eleonora Mattia, consigliera regionale dem, ha smontato la narrazione della maggioranza che opera con “spirito di collaborazione”: “Prima la spartizione di poltrone e deleghe nella Giunta regionale, accompagnata persino da un’ipotesi di rimpasto, poi, come riportato dai giornali, il risiko nelle Asl di Roma e del Lazio per distribuire i ruoli dirigenziali: ormai la Regione Lazio non si occupa più dei problemi reali delle sue cittadine e dei suoi cittadini ma è presa solo dalle nomine da apporre come toppe sulle crepe dell’alleanza di destra. Il Presidente Rocca venga a riferire in Aula sulla crisi di maggioranza e dica chiaramente a tutte le elettrici e gli elettori di Roma e del Lazio se possono contare ancora su un governo regionale stabile, in grado di lavorare per offrire soluzioni concrete ai problemi della collettività, o se dovranno rimanere in balìa di un governo troppo preso dai propri problemi interni per occuparsi di quelli della regione”.

Il M5S: rapporto della Corte dei Conti svela il fallimento gestionale

Anche il gruppo del Movimento 5 Stelle Lazio non fa sconti: “Francesco Rocca, al vertice della Regione Lazio da un anno e mezzo, ha costruito la sua narrativa politica su una continua lamentela: un’eredità finanziaria disastrosa, lasciata dai governi precedenti. Eppure, dietro le sue parole e le promesse di ridurre il debito sotto la soglia dei 22 miliardi, emerge una gestione tutt’altro che trasparente e virtuosa. La Corte dei Conti ha sollevato il velo su quello che appare sempre più come un castello di carte. I cosiddetti ‘provvedimenti a costo zero’ che Rocca ha presentato con orgoglio si sono rivelati nient’altro che un gioco pericoloso, mascherando costi reali che hanno appesantito ulteriormente le finanze regionali. Poltrone moltiplicate, spese nascoste, debiti fuori bilancio: sono queste le vere cifre della gestione Rocca. Il rapporto della Corte dei Conti suona come un campanello d’allarme. Chiede al governatore di correggere immediatamente la rotta: l’idea che si possa risanare una situazione economica moltiplicando spese e gonfiando poltrone è non solo miope, ma irresponsabile. La retorica di un presunto contenimento del debito si scontra con la dura realtà dei numeri, e le scuse di un’eredità catastrofica non possono più nascondere la verità: il suo operato ha aggravato la situazione, con la complicità di chi, come l’assessore Righini, continua a parlare di ‘serietà’ e ‘rigore’ senza che questo trovi riscontro nella gestione dei conti”, conclude il Gruppo M5S alla Regione.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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