Benzinai chiusi per 48 ore consecutive, self-service inclusi: da stasera, a partire dalle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade, fino a giovedì 26 gennaio, con la stessa differenziazione tra rete ordinaria e autostradale. Le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc-Anisa, in una nota congiunta hanno ribadito che “il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono”. Per questo, le sigle sindacali chiedono di “ristabilire la verità dei fatti, per aprire finalmente il confronto di merito”.
Quindi, gli impianti di rifornimento di carburante rimarranno chiusi per sciopero, compresi i self service, per 48 ore consecutive.
Ci sono però delle regole per il servizio minimo. Per esempio, nelle autostrade deve essere garantita l’apertura di un impianto ogni 100 km.
Inoltre, rimarranno aperti gli impianti dell’Associazione nazionale gestori autonomi carburanti (Angac) che non ha aderito allo sciopero.