Sora – Ancora siringhe e fazzoletti sporchi di sangue nel centro cittadino, per gli operatori ecologici è ormai diventata una triste consuetudine. Una realtà preoccupante che non può continuare ad essere ignorata, i cittadini pretendono l’attenzione del sindaco Luca Di Stefano e di tutta l’Amministrazione Comunale: è necessario pensare un piano per il contrasto al consumo di sostanze stupefacenti.
Il numero di siringhe raccolte, a distanza di pochi giorni, è sempre considerevole, a conferma che i luoghi interessanti vengano puntualmente frequentati dai tossicodipendenti, ogni giorno: quella alle spalle del Palazzo della Cultura, con ingresso da piazza Mayer Ross, e Chianello, la zona sottostante il santuario della Madonna delle Grazie, sono le aree di maggiore criticità.
Come abbiamo già scritto più volte, la piaga del consumo di droghe è una realtà “sommersa” che evidentemente non viene opportunamente considerata dalle stesse istituzioni, nonostante la situazione sia sotto gli occhi di tutti.
Le immagini, postate sui social, scatenano la legittima indignazione dei cittadini: «Sono i figli di tutti, nessuno ferma questo suicidio di massa, è vergognoso». Ed ancora: «Ecco gli effetti di un paese che muore nel degrado, questa è la realtà dei fatti. Un plauso agli operatori che ogni giorno bonificano le diverse zone di Sora, mettendo a rischio anche la propria salute». La bonifica è continuata su via Cocorbito, la strada che costeggia il Cimitero Comunale, anche lì sono state raccolte tante siringhe. *Di Sara Pacitto.