Nella giornata di ieri sul tratto autostradale di competenza, carreggiata sud, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma con a bordo 2 ragazzi il cui atteggiamento nervoso da subito ha insospettito gli operatori.
L’esperienza degli stessi, unita all’intuito e allo spiccato acume investigativo, ha permetteso di approfondire la provenienza del veicolo e di acquisire elementi utili e compatibili con gli autori di una segnalazione di truffa avvenuta nella mattinata ai danni di una anziana signora in provincia di Siena.
Difatti, la perquisizione effettuata all’interno del veicolo ha consentito di trovare di una borsa ben occultata contenente numerosi monili in oro e denaro contante.
Una meticolosa attività d’indagine avvista da parte degli uomini della Stradale ha permesso di attribuire con certezza la responsabilità del reato in capo ai due soggetti fermati. In collaborazione con il personale della Squadra Mobile della Questura di Siena si è accertato che una signora di 65 anni era stata vittima della truffa del cosiddetto “finto incidente stradale occorso ad un familiare”. In particolare la donna era stata contattata telefonicamente da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri che le riferiva di un incidente stradale causato dal figlio e che per evitarne l’arresto occorreva versare una somma di denaro. Poco dopo si presentava presso la sua abitazione un presunto avvocato, delegato alla riscossione, ma non avendo la donna una grossa disponibilità di contanti, l’uomo si faceva consegnare numerosi monili d’oro ed il denaro contante presente in casa.
I poliziotti della Polizia Stradale di Cassino, all’esito delle tempestive indagini e delle rispettive attribuzioni di responsabilità, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria i due soggetti. Il “bottino” ed il denaro contante rinvenuto verrà restituito alla malcapitata vittima.