Acque rosse nel fiume Rapido – Proseguono le indagini per accertare lo stato di contaminazione del Fiume Rapido al confine tra Cassino e Sant’Elia. Qualche mese fa presso la Prefettura di Frosinone, per volontà della Sottosegretaria Ilaria Fontana, si è tenuto il primo vertice della “Task Force” istituita al fine di elevare il livello di attenzione istituzionale sul fenomeno delle “acque rosse” tra Sant’elia Fiumerapido e Cassino. Da quelle riunione emerse chiaramente la necessità di avviare indagini e analisi più approfondite per accertare realmente lo stato e il tipo di contaminazione del Sito.
Nella mattinata di ieri i tecnici del Reparto ambientale marino del Ministero della Transizione Ecologica (RAM) congiuntamente a quelli dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale (ISPRA) e Arpa Lazio, si sono ritrovati sul posto per sopralluoghi mirati presso le aree dove sono state registrate le segnalazioni.
Centrale il ruolo della Sottosegretaria Fontana che sin dall’inizio del suo mandato si è occupata della criticità. Oggi anche grazie al suo impegno e determinazione si sta accendendo un importante riflettore sulla vicenda, divenuto un fenomeno di interesse nazionale coinvolgendo diversi attori.
L’intervento di Ilaria Fontana
“Questa mattina presso il comune di Sant’Elia Fiumerapido ho preso parte al tavolo di aggiornamento sul fenomeno delle “acque Rosse Fiume Rapido”, insieme ai Sindaci Roberto Angelosanto ed Enzo Salera, alla presenza del RAM e agli organi di controllo dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale (ISPRA) e dell’Arpa Lazio. Abbiamo svolto un lungo sopralluogo insieme a tecnici e autorità. Stiamo delineando il percorso da intraprendere. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori sviluppi circa lo stato di prosecuzione delle indagini e campionamenti. La tutela e il benessere dei nostri territori e dei cittadini e cittadine sono la priorità e solo facendo rete possiamo ottenere soluzioni concrete e a lungo periodo”.