Ancora un episodio di violenza nei confronti del personale sanitario, questa volta presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove sei operatori sono stati aggrediti da un paziente psichiatrico sotto l’effetto di sostanze psicogene. Due dei sanitari hanno riportato gravi lesioni, con prognosi superiori ai 20 giorni; uno di loro è stato sottoposto a consulenza specialistica al reparto di maxillo-facciale per ferite di particolare gravità. – Tuonano i sindacati che intervengono sull’ennesimo grave episodio di violenza in corsia riportato dalla nostra Redazione nella giornata di sabato LEGGI QUI
La Cisl Fp: “Situazione inaccettabile”
«Come organizzazione sindacale, esprimiamo la nostra piena solidarietà agli operatori coinvolti e condanniamo fermamente questo ennesimo episodio di violenza – hanno affermato il Segretario Generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo e la Responsabile Polo D di Cassino Cisl FP Rosaria Piscopo – È inaccettabile che chi presta il proprio servizio per la tutela della salute pubblica sia costretto a lavorare in condizioni di rischio costante per la propria incolumità. Questi episodi, purtroppo sempre più frequenti, mettono in luce la necessità di interventi urgenti e strutturali. Non possiamo accettare che i lavoratori del settore sanitario siano lasciati soli ad affrontare situazioni di emergenza senza adeguati strumenti di tutela. Per questo motivo, come organizzazione sindacale torneremo a chiedere un incontro urgente con i vertici dell’ASL di Frosinone al fine di discutere e avviare azioni concrete a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Non possiamo più attendere. La sicurezza dei dipendenti è un diritto fondamentale e deve essere una priorità per tutti».
Ugl Salute chiede più sicurezza
“Nei Presidi Ospedalieri dei Distretti Frosinone, Cassino e Sora, macchinette distributrici scassinate, furti, auto parcheggiate derubate dei pezzi, il tutto senza controllo alcuno. Ambienti sanitari dove dovrebbe prevalere l’igiene difficilmente osservata, locali sanitari divenuti dimora di soggetti tossicodipendenti e poi aggressioni all’ordine del giorno, accade ovunque e dovunque, ribadiamo. È il caso di una dipendente del P.O. di Cassino aggredita alle spalle da persona vagabonda.
Inquietante e non poco, pronto soccorso divenuti alloggi di vagabondi, tossici e/o senza tetto, liberi di girovagare durante le ore notturne all’interno del presidio ospedaliero di turno facendo registrare come detto: furti, scassi e, ancora peggio, aggressioni al personale in servizio spesso indifeso e solo. – Scrivono dal sindacato – Ebbene stanti i fatti, gli accadimenti avvenuti e quanti ne potrebbero accadere a seguire, nulla sembra scuotere l’attenzione dei vertici aziendali. Leggiamo sui media che saranno 18 i presidi delle Forze dell’ordine che verranno riattivati negli ospedali della Capitale. Quando la presenza delle forze dell’ordine nei pronto soccorso ciociari? Ciociaria terra di nessuno. Cosa hanno fatto e cosa fanno i vertici aziendali affinché anche i pronto soccorso della sanità ciociara abbiano la presenza delle forze armate nei Pronto soccorsio? È ora che i vertici aziendali, a tutela della sicurezza della salute dei lavoratori, assumano i dovuti provvedimenti inerenti: la realizzazione di parcheggi riservati ai dipendenti muniti di telecamere; l’adeguamento dei turni di servizio alle vigenti norme garantendo la presenza di almeno 2 unità a turno, l’ampliamento delle misure di sicurezza, garantendo la presenza di personale preposto alla vigilanza H24. Ancor più, è indispensabile la sicurezza strutturale, ci riferiamo a pavimenti rotti/saltati, porte in legno non a norma, magazzini e ambienti sanitari invasi da topi. Si chiedano i vertici aziendali, perché tanta demotivazione nei dipendenti, tanta voglia di andare altrove”.