Dopo undici mesi sotto choc per la sconfitta senza appello alle elezioni amministrative del giugno 2024, il centrodestra cassinate torna a far sentire la sua voce. Tre note stampa sullo stesso argomento – per di più senza addolcimenti da trasversalismi sottesi e sudditanze psicologiche – sono state diffuse in sequenza da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Il “risveglio” non è stato provocato dalla responsabile spinta a ricostruire un’opposizione amministrativa e politica all’indomani del voto e neppure dalle critiche per i vari Consigli comunali trascorsi tra interventi blandi e le uniche alzate di scudo di Evangelista e Sebastianelli ma nel sostanziale immobilismo sul fronte di un’azione di controllo puntuale e profonda sull’attività amministrativa della maggioranza. Ma la scossa alla sonnolenza amministrativa di minoranza è arrivata a margine della delibera di giunta con cui l’amministrazione comunale ha deciso di proporre querela per diffamazione a mezzo Internet nei confronti di ignoti e, conseguentemente, autorizzare l’individuazione di un avvocato di fiducia con connesse spese legali per difendere l’onore del sindaco raggiunto da avviso di garanzia. Come da lui stesso annunciato nei giorni scorsi in una nota.
Bòrrea (FdI): “L’esecutivo ritiri con urgenza quell’atto deliberativo”
L’avvocato Alberto Bòrrea, presidente del circolo cittadino di FdI, ha dichiarato che “Fratelli d’Italia – coordinamento di Cassino – esprime ferma e netta contrarietà rispetto a quanto deliberato dalla Giunta comunale di Cassino in data 13 maggio 2025, con cui si è inteso autorizzare la nomina e il pagamento di un legale esterno per valutare la presentazione di querela a tutela dell’onore personale del Sindaco pro-tempore. Tale atto, che non appare sorretto da alcuna evidenza di un danno diretto o concreto all’immagine dell’Ente, si configura come un uso improprio di risorse pubbliche per finalità estranee all’interesse collettivo e dunque potenzialmente passibile di rilievi di legittimità e responsabilità. (…) Chiediamo con urgenza che la Giunta ritiri l’atto deliberativo in questione, evitando che l’Amministrazione comunale venga coinvolta in iniziative che nulla hanno a che vedere con l’esercizio delle funzioni istituzionali. Fratelli d’Italia riafferma la propria idea di amministrazione trasparente, sobria, rispettosa del principio di legalità e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, soprattutto in un contesto economico e sociale in cui ogni euro speso deve essere motivato da una chiara, concreta utilità per la collettività”.

Marrone: “Smania giustizialista del sindaco”
Per la Lega di Cassino ha fatto sentire la sua voce il portavoce Vincenzo Marrone, anch’egli avvocato, che esprime “la sua forte disapprovazione e denuncia l’impietosa immagine fornita di sé dall’amministrazione comunale la quale, evidentemente abbagliata dai proclami su un bilancio solo apparentemente risanato, pensa bene di sperperare denaro pubblico per assecondare una personalissima smania giustizialista del Sindaco. La Delibera n° 243 del 13 maggio scorso infatti, con la quale la Giunta onera il Comune di farsi carico delle spese legali per consentire al Sindaco di depositare a tutela della sua esclusiva persona, una semplice querela, atto che può presentarsi anche oralmente senza dover ricorrere ad un legale, oltre ad essere palesemente illegittima, appare (ed è la cosa più grave) un’offesa ai cittadini sui quali graverà il costo dell’avvocato, chiaramente di gradimento del Sindaco, per un atto che non rientra nemmeno lontanamente tra quelli per cui l’Amministrazione ne ha facoltà. (…) Ci spieghino, il Sindaco e la maggioranza tutta, perché oggi, a differenza del 2023, un atto identico debba essere a carico delle casse comunali”.
Ranaldi (Fi): “La notizia non ha di certo infangato il Comune”
Gianni Ranaldi, già assessore ed oggi segretario del circolo di Forza Italia va dritto al sodo degli aspetti amministrativi legati all’atto di giunta: “Ritengo una posizione del tutto immorale quella di affidare incarichi legali per tutelare l’onorabilità di un singolo a spese della collettività. La responsabilità penale è personale e non sembra che nessun organo di stampa abbia minimamente infangato l’istituzione comunale ma si sono limitati esclusivamente a dare una asettica notizia. Se la notizia che il sindaco di Cassino sia indagato risultasse falsa sarebbe un fatto molto grave; se, invece, è vera non mi sembra che si possano sperperare soldi pubblici per preservare l’immagine del Comune di Cassino che non è stata minimamente infangata. Del resto è stato lo stesso sindaco che ha pubblicamente dichiarato di essere sottoposto ad una indagine giudiziaria. Come Forza Italia siamo coerentemente garantisti, auguriamo al sindaco di dimostrare la sua estraneità ma all’amico ed assessore agli affari legali una doverosa avvertenza: che se oggi il Comune sperpera soldi pubblici per tutelarsi da non si capisce cosa, lo stesso Comune dovrà consituirsi parte civile contro il sindaco ed a spese della collettività, in caso ci fosse un rinvio a giudizio del sindaco o di qualunque consigliere comunale o assessore”.
La possibile riappacificazione a 6 anni dalla sfiducia contro D’Alessandro
Note a margine. La Lega di Mario Abbruzzese ha ricordato nel suo comunicato riportato sopra il precedente del 2023 ma ha dimenticato gli altri precedenti dell’ultimo primo cittadino di centrodestra, Carlo Maria D’Alessandro (defenestrato da Abbruzzese e colleghi nel febbraio 2019 con l’apertura di quella frattura che solo ora sembra andare verso una ricomposizione): nelle due occasioni in cui è stato raggiunto da avviso di garanzia (palazzo forum della ricerca e cimitero comunale) D’Alessandro ha una prima volta convocato una conferenza stampa e, la seconda volta, diffuso una nota stampa in cui lui stesso ha dato notizia della contestazione ricevuta – il giorno successivo alla notifica degli avvisi – e non ha proceduto con querele per diffamazione. Ma il punto politico è che la svolta dei comunicati pressoché contemporanei e allineati sullo stesso argomento, indica un clima mutato in meglio nel centrodestra cassinate. Probabilmente dovuto anche all’impulso che la nuova dirigenza cittadina di Fratelli d’Italia sta dando alla coalizione, in cerca di un bandolo della matassa per guardare già al prossimo rinnovo del Consiglio comunale. Proprio per questo motivo a breve si terrà una riunione a 4 tra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati coinvolgendo i consiglieri comunali civici di area. Pare una cosa scontata. Ma non lo è.