Articolo aggiornato: la segreteria nazionale disconosce la formazione ceccanese LEGGI QUI
Ceccano – Politica in fermento e il Pd continua a perdere sotto ogni fronte. Dopo gli arresti di “The good lobby” e la necessità di tornare al voto per dare alla città una guida politica e lavar via la vergogna di ottobre, il Pd, per i suoi stessi ex sostenitori, non sarebbe stato in grado di compattarsi per offrire una valida alternativa. Anzi, è finito nell’occhio del ciclone con il caos Congresso. Da qui una nuova spaccatura che ha portato alcuni cittadini a non rinnovare le tessere e a creare un nuovo gruppo.
“Siamo un piccolo gruppo di ceccanesi che si è riunito venerdì 31 Gennaio e ha deciso di non rinnovare la tessera del Partito Democratico, per iscriversi e costituire Centro Democratico a Ceccano. – Scrivono in una nota – Delusi dalle polemiche e dai veleni che stanno caratterizzando il congresso del Pd a livello provinciale ma soprattutto per le ripercussioni che si stanno avendo sui territori, a cominciare da Ceccano. In una città sconvolta dagli arresti di ottobre, il Partito Democratico, invece di fare attività politica e proporre una idea di città da contrappore al malaffare che è venuto fuori a livello legale e allo schifo in cui è stata ridotta a livello di amministrazione Ceccano, si è perso in lotte intestine che stanno portando le persone ad essere ancora più disgustate e perdere ancora di più (se possibile) fiducia nella politica.
In quattro mesi si è parlato solo di nomi e di tessere ma mai di Ceccano. – Proseguono dal Centro Democratico- Abbiamo sperato tanto in dei ripensamenti, ma a questo punto abbiamo deciso di renderci indipendenti e guardiamo con interesse al progetto di Ceccano 2030 che è l’unica proposta coerente e reale che vediamo da un po’ di tempo a questa parte per Ceccano. Vediamo in Ceccano 2030, convinti anche dalla recente adesione di Più Europa, la possibile casa non solo per i progressisti e la sinistra ma anche per i democratici e i riformisti. Vogliamo sostenere un vero centrosinistra (che non lo sia solo a parole come il Pd), che parli di urbanistica, cultura, ambiente, innovazione e pari opportunità. Il referente provvisorio del nostro gruppo è Valerio Del Brocco”.