Comune di Frosinone, il gruppo FutuRa si trasforma in progetto civico che guarda alle prossime elezioni

A due anni dal voto amministrativo già in corso le manovre. Il Pd cerca un campo largo problematico. Socialisti sempre soli. Incognita M5S

Negli ultimi mesi, nonostante qualche scossone alla maggioranza, il sindaco Riccardo Mastrangeli non ha fatto una sola smorfia. È andato avanti col solito passo, ha già annunciato che si ricandiderà a primo cittadino, mentre tutt’attorno sono già in pieno corso le manovre di posizionamento per le prossime amministrative. Il gruppo consiliare FutuRa costituito dal capogruppo Giovambattista Martino, di cui fanno parte i consiglieri comunali Teresa Petricca e Francesco Pallone, supportato esternamente dall’ex assessora municipale Alessandra Sardellitti, pare destinato a diventare la culla di un progetto civico finalizzato a prendere parte alla tornata per il rinnovo del Consiglio comunale del Comune capoluogo. Mancano più di due anni, ma sarebbe questo il tempo giusto per costruire una piattaforma civica che faccia della battaglia all’inquinamento ed all’emergenza sanitaria collegata, l’asse portante attorno al quale innestare tutti i temi di attualità cittadini: a partire dalla costruzione di un sistema di trasporto pubblico e di piste ciclo-pedonali che supportino una mobilità pienamente sostenibile. Un progetto che potrebbe coinvolgere anche ex amministratori comunali, che già si sono avvicinati al gruppo di Martino e colleghi e che sono interessati a prendere parte alla formazione di una lista per le elezioni comunali che verranno. Alleanze? Per ora FutuRa resta fedele alla coalizione uscita dalle elezioni comunali che ha sostenuto il sindaco Mastrangeli, ribadendo non solo fedeltà al primo cittadino ma rilanciando anche un “no” secco ad ipotesi di aperture dell’esecutivo a membri della minoranza. Tra due anni si vedrà.

Cirillo (Fi) pensa già alla squadra per la tornata comunale

La nomina di Pasquale Cirillo a commissario cittadino di Forza Italia, intanto, ha rafforzato la linea dell’appoggio esterno a Mastrangeli da parte dei due consiglieri forzisti (Maurizio Scaccia oltre al citato Cirillo) e degli altri tre esponenti (pur non entrati in Fi) che hanno iniziato a coordinarsi in Consiglio con una linea d’azione comune: Anselmo Pizzutelli, Giovanni Bortone e Maria Antonietta Mirabella. Una cena anagnina del gruppo FutuRa aveva fatto pensare ad un avvicinamento di Martino e colleghi agli azzurri e ad un allargamento della schiera dei dissidenti, circostanza poi smentita categoricamente dai diretti interessati. Ma Cirillo non fa misteri di guardare anche lui alla prossima tornata amministrativa con l’ambizione di mettere insieme una “squadra coesa e radicata sull’intero territorio comunale”. In attesa che si rimargini – o meno – la frattura nel centrodestra cittadino, causata dal mancato accoglimento da parte del sindaco dell’istanza di Cirillo e Chiusaroli di procedere ad un azzeramento delle deleghe ed al rilancio della coalizione di governo sulla base di un programma di fine legislatura. Ma questa è storia ormai vecchia e le prossime evoluzioni nello schieramento saranno pantografate in città su quello che accadrà con gli equilibri regionali. Forzisti a parte, il resto del Gruppo dei Cinque pare destinato – al termine della consiliatura – ad intraprendere strade diverse. Ad esempio molto attivo appare sin da queste settimane Anselmo Pizzutelli che sta portando avanti una serie di incontri riservati con l’effetto pratico, più che legittimo, di aggregare attorno al suo nome vari settori della società civile. Ha una conoscenza ampia dei problemi cittadini e la sua presenza sul territorio comunale è costante, avendo intessuto una rete di relazioni importante.

Il sindaco Mastrangeli – coi sondaggi in tasca – resta pronto al voto

Venendo alla maggioranza vera e propria, Fratelli d’Italia vive una situazione difficile perché comunque l’operatività nel capoluogo è fortemente condizionata dall’assetto regionale, dal deputato di riferimento Massimo Ruspandini, dalla nomina di Fabio Tagliaferri ai vertici di Ales da parte dell’ex ministro Sangiuliano. L’unico papabile ad aspirare alla massima carica potrebbe essere proprio Tagliaferri. Alessia Savo potrebbe pensare ad un salto in Parlamento visto che i due mandati il deputato ceccanese li ha già portati a casa. Ma alla fine bisognerà tenere conto della scelta di Mastrangeli di ripresentarsi agli elettori per ottenere un secondo mandato e concludere le opere programmate e portate avanti sin dall’amministrazione Ottaviani, col pieno sostegno e coinvolgimento dei meloniani. Il primo cittadino tiene sotto controllo i sondaggi e sarebbe disposto ad andare al voto anticipato in qualsiasi momento, visto che continuerebbe a godere della simpatia e della stima di oltre il 50% degli intervistati. La Lega di Nicola Ottaviani resterebbe al suo fianco anche perché il deputato del Carroccio continuerebbe ad essere garantito rispetto al posto a Montecitorio. Insomma Fratelli d’Italia, a questo punto, resterebbe lì dov’è perché eviterebbe inutili salti nel buio.

Le ipotesi di fusione in Consiglio tra Polo Civico e Lista Marini

Appare ancora del tutto incerta la collocazione del Polo civico di Gianfranco Pizzutelli, coi consiglieri Francesca Campagiorni e Claudio Caparrelli: l’indiscrezione in circolazione riguarda la possibilità di creare una grande aggregazione di centro insieme alla Lista dell’ex sindaco Michele Marini, rappresentata in assise da Andrea Turriziani. Se il progetto amministrativo nascesse – con la prospettiva di individuare una comune candidatura a sindaco – sarebbe di sicuro preceduto dalla fusione dei due gruppi consiliari in una unica formazione civica a Palazzo Munari. L’ex sindaco Domenico Marzi con la sua lista (consiglieri Carlo Gagliardi, Armando Papetti e Alessandra Mandarelli) ha scelto chiaramente, nel corso dell’ultimo question time, di ufficializzare una linea di collaborazione esterna nei confronti della amministrazione Mastrangeli. In pratica ha assicurato sostegno ai progetti utili alla città, a partire dall’ascesore inclinato, puntando ad accelerare le opere (nel caso dell’impianto di risalita ha svelato che basterebbero 136mila euro per riattivare in breve tempo la linea esistente). Un sostegno al sindaco gratuito (senza assessorati o consiglieri delegati) ma comunque critico e ragionato. Che tuttavia costituisce anche un distanziamento operativo di fatto col Pd e coi socialisti. Marzi ha sempre accarezzato l’idea di uno schieramento civico di centrosinistra (distinto comunque da De Angelis e dal suo cerchio magico). Ma attenderà le evoluzioni. Il centrosinistra del resto continua ad apparire frantumato. Il Psi, ad esempio, prosegue imperterrito a “ballare da solo” e potrebbe essere parte di una coalizione ampia coi Dem solo se il candidato sindaco fosse espressione socialista. Posizione che nei corridoi sarebbe nota non da oggi. Il Pd (in Consiglio rappresentato da Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli) dovrebbe guidare la formazione di un “campo largo”, come auspicato da Sara Battisti. La consigliera regionale intende trovare subito un luogo di confronto e discussione per tutto lo schieramento in formazione. De Angelis potrebbe aspirare alla carica di sindaco anche se in pole position sembra ben piantato Angelo Pizzutelli. Su quanto largo potrebbe essere il “campo” le incognite non sono poche. A cominciare da quella che riguarda la silente deputata M5S Ilaria Fontana, scomparsa dai radar comunali e provinciali da un pezzo. Le prospettive anche cittadine sono in bilico sugli esiti dello scontro Grillo-Conte rispetto al quale anche il mutismo ostinato degli altri esponenti locali allontana il chiarimento sulle cose da fare politicamente e amministrativamente all’ombra del Campanile.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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