Approvate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove linee guida per la terapia dell’ictus, presentate all’apertura dei lavori del IX Congresso Nazionale della Italian Stroke Association – Associazione Italiana Ictus, che hanno visto il coinvolgimento e la partecipazione anche dell’Asl di Frosinone.
“Oggi l’attenzione all’ictus, alla riconoscibilità dei segni e all’importanza di agire in tempi rapidi è molto aumentata, anche grazie all’impegno delle Società scientifiche e alla divulgazione che, come ISA-AII, svolgiamo quotidianamente sui nostri canali e nelle strutture in cui operiamo. – Spiega la Dott.ssa Paola Santalucia, Presidente Eletto ISA-AI e dirigente medico di Asl Frosinone – Quello che ancora manca, nonostante negli ultimi anni ce ne si occupi in modo più strutturato, è l’attenzione al post-evento, ai disturbi che possono presentarsi anche a distanza di tempo”. – Conclude l’esperta.
“Prevenzione, terapie dell’evento acuto, riabilitazione. Sono i tre ambiti su cui si devono concentrare gli sforzi dei professionisti sanitari quando si parla di ictus, una delle principali cause di morte e la prima causa di disabilità in Italia. Basti pensare che a essere colpite ogni anno sono circa 185mila persone, di cui 45mila sopravvivono con esiti gravemente invalidanti“. – Questo il principio emerso durante la presentazione delle nuove linee guida.