Festival della biodiversità del Lazio, al via la seconda edizione all’insegna dell’inclusività

Posta Fibreno - Appuntamento i prossimi 27 e 28 maggio. Un programma innovativo costellato di visioni, prospettive e idee

La biodiversità – la varietà di specie animali e vegetali del nostro pianeta – sta scomparendo ad un ritmo allarmante, negli ultimi anni, principalmente a causa di attività umane come le modifiche nell’utilizzo del suolo, l’inquinamento e il cambiamento climatico. A seguito degli appelli del Parlamento europeo del gennaio 2020, la Commissione europea ha presentato la nuova strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, per affrontare le principali cause di perdita di biodiversità e stabilire obiettivi giuridicamente vincolanti. Nel giugno 2021, durante la sessione Plenaria, il Parlamento ha adottato la sua posizione sulla “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nella nostra vita”, assicurare che entro il 2050 tutti gli ecosistemi del mondo siano ripristinati, resilienti e adeguatamente protetti.

Occorre un cambio di passo radicale per salvaguardare il nostro ecosistema, la biodiversità e, dunque, la nostra sopravvivenza sulla terra. Ma il vero cambiamento deve partire dal singolo, da ognuno di noi. Per questo, negli anni più recenti, compresa l’impellente necessità, sono stati avviati eventi informativi e conoscitivi, campagne di comunicazione ed iniziative volte a preservare la biodiversità e l’intero pianeta. Con questo intento, in provincia di Frosinone, è nato il “Festival della Biodiversità del Lazio” che quest’anno è giunto alla sua seconda edizione.

Il Festival della Biodiversità del Lazio

Il 27 e 28 maggio prossimi è in programma la seconda edizione del Festival della Biodiversità del Lazio. Un evento, ideato in concomitanza con la Giornata Mondiale della Biodiversità, per connette esperienze celebrative della grande rete dei viventi ad azioni concrete di sviluppo sostenibile. Lo scopo principale della manifestazione è favorire l’aggregazione giovanile e l’inclusione sociale, in un contesto divulgativo relativamente alle ricchezze e alle dinamiche della natura, fornendo strumenti pratici ed intellettuali per convivere con esse in maniera armonica e sostenibile.

L’evento, voluto dall’Associazione ‘Natura Loci’, è parte integrante dei Progetti intitolati “Carattere Locale” e “Carattere Locale2.0 – All In”, ideati dall’associazione Natura loci e vincitori dei bandi Vitamina G e Vitamina G2 della Regione Lazio negli anni 2020 e 2022. Il Festival si snoderà nel centro storico di Posta Fibreno, sito che fa da cornice allo scenario paesaggistico più suggestivo dell’Area protetta. Saranno coinvolte le sedi del Museo Naturalistico etnografico e del Teatro comunale.

Un progetto ambizioso che, quest’anno, si propone un obiettivo altrettanto ambizioso, come spiegano gli stessi organizzatori la cui volontà è quella di realizzare un Festival della Biodiversità che sia il più possibile inclusivo: “In questa nuova edizione si intende adattare ogni singola attività prevista per il coinvolgimento dinamico di persone con pluridisabilità, favorendone l’inclusione a 360°. Per perseguire questa finalità, verranno predisposti ausili in grado di supportare le persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive”. Sono, infatti, in programma per la due giorni laboratori, convegni, workshop tematici, dibattiti ambientalisti, escursioni inclusive, mostre ed installazioni tattili e sonore. Tutti gli interventi saranno partecipati con: interpreti L.I.S., Associazioni di settore, PNALM, Università La Sapienza, Tor Vergata e Unicas.

I laboratori

Cinque i laboratori in programma per la due giorni, tutti, ovviamente, inclusivi. Il primo, “Disegno naturalistico”, è rivolto a giovani e bambini per permettere loro di rappresentare le meraviglie naturalistiche con l’utilizzo di materiale adattato sulla base delle caratteristiche fisiche e sensoriali della persona. Spazio poi a “Colore sensoriale”, un laboratorio basato su elementi naturali e colore. Un colore che diventa appunto sensoriale attraverso l’incontro con la tela. L’immagine finale realizzata diventerà l’icona dell’opera di beneficenza fino al prossimo Festival. E, ancora, “Favole inclusive” con racconti illustrati ed interpretati. Alla lettura seguiranno giochi di equilibrio e role play attraverso i quali i bambini si caleranno nei panni dei protagonisti delle favole per scoprire che la diversità è una ricchezza. Con “Arti erboristiche”, invece, si darà il via ad un laboratorio inclusivo sullo studio e l’utilizzo delle risorse vegetali applicate al benessere umano mediante attività pratiche e sensoriali. Infine, “Archeologia” con l’obiettivo di riconvertire antiche pratiche di lavorazione della terra cruda in tecniche costruttive attuali, innovative e sostenibili.

I convegni

Sabato 27 e domenica 28 maggio in programma anche convegni sui temi della disabilità, dell’accessibilità, e della fruibilità di itinerari naturalistici e parchi tematici. Nello specifico, gli interventi saranno focalizzati sull’Area della Riserva Naturale di Posta Fibreno ed applicati alla geodiversità e all’etno-botanica. A curarli, rispettivamente, il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza e il Dipartimento di Biologia di Tor Vergata, in collaborazione con “Appennini for all”, tour operator inclusivo.

Gli appuntamenti

Tanti gli appuntamenti in programma per la due giorni, tutti nel segno della sostenibilità e dell’inclusività. Dai mercati contadini e artigianali al mercato Trash Art, dalla rete dei produttori biologici locali alle case vinicole, il tutto accompagnato da street food, beer and drink. Grande spazio sarà dedicato a produttori ed artigiani che, con il loro quotidiano impegno sul territorio, contribuiscono a valorizzare prodotti e mestieri. Il 28 maggio, nel centro storico, è in programma un’escursione inclusiva, supportata da guide ed esperti naturalisti, alla scoperta della geodiversità di Posta Fibreno.

“Mano sul cuore”, un importante progetto di beneficenza

Nel corso del “Festival della Biodiversità” le persone con disabilità appartenenti alle diverse associazioni partecipanti creeranno disegni tematici che verranno utilizzati per la realizzazione di etichette di vino ‘Abbi Cura’, della casa vinicola 27 Winery, per un’edizione limitata. Tutto il ricavato raccolto dalle vendite delle bottiglie sarà devoluto in beneficenza alle associazioni coinvolte.

Musica, arte e spettacoli

Cosa meglio dell’arte può rappresentare e interpretare i vari aspetti della biodiversità? E, allora, durante il Festival gli organizzatori non hanno tralasciato la presenza di artisti di fama internazionale che regaleranno al pubblico performance, mostre e spettacoli coinvolgenti e suggestivi. Dalle installazioni alle esibizioni di musica live, fino a quelle con il fuoco. E, poi, la magia del ‘gong’ che, in un momento di raccoglimento e meditazione, risuonerà in tutta la valle.

Natura Loci, una grande famiglia

Tutte le attività dell’Associazione, esattamente come il Festival della Biodiversità del Lazio, sono caratterizzate da un profondo amore per il territorio. Natura Loci promuove un turismo esperienziale volto a favorire la sostenibilità, prestando maggiore attenzione possibile all’inclusività dei territori, affinché si giunga il prima possibile ad abbattere le barriere architettoniche e culturali, a rendere fruibili le realtà preziose rappresentate dai piccoli centri. “Queste gemme rare rischiano di scomparire in un mondo che corre veloce. – Spiegano dall’Associazione – La nostra intenzione va nella direzione opposta a questo andamento, perché vuole accompagnare per mano e far soffermare, prendere tempo, gustare il momento”.

I partner del Festival

Partner importanti di questa edizione sono la Regione Lazio, l’ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, la Lega del Filo d’Oro, l’E.N.S. – Ente Nazionale SordiAmodo – Alleanza Mobilità Dolce, Appennini for all, Studioteca Più, Agendi ed ancora Aigae – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche.

Sono stati inoltre invitati gli Istituti scolastici presenti sul territorio e ,da questa collaborazione preziosa, sono nati importanti progetti. In particolare l’I.S.S. – Istituto d’Arte Antonio Valente di Sora si occuperà dell’area dedicata alle installazioni e porterà opere realizzate dagli studenti, pannelli inclusivi in braille, quadri luminosi ed ancora opere che rientrano nell’ambito del Riciclo, altro tema importante del Festival. Saranno coinvolti anche gli studenti degli Istituti Alberghieri del Territorio per la preparazione di un Bio-aperitivo, in collaborazione con i produttori locali e l’Istituto Agrario di Alvito.

Non resta dunque che attendere i prossimi 27 e 28 maggio per godere di un viaggio esperenziale unico nel suo genere, soprattutto nel nostro territorio.

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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