Frosinone Calcio, il Presidente Stirpe: “Sollevato Vivarini. La squadra affidata a Greco”

Serie B - La squadra è partita questa mattina per il ritiro a tempo indeterminato a Castel Di Sangro

Serie B – Il giorno della verità. Questa mattina per la terza volta in pochi mesi il Presidente Maurizio Stirpe incontra la stampa per fare il punto della situazione in questo frangente difficoltoso per il Frosinone Calcio e dare risposte concrete. “Riparto da ciò che dissi lo scorso 24 giugno – esordisce Maurizio Stirpe -. Quando abbiamo fissato gli obiettivi nessuno ha parlato di ritorno in serie A o di cavalcate pazzesche. Ci eravamo prefissati di ripartire con entusiasmo e fare bene. Abbiamo anche sforato certi target, assicurandoci un allenatore che era ambito anche in A e non senza difficoltà lo abbiamo portato qui. Il giorno successivo alla retrocessione parlai con i calciatori affermando che Frosinone non è una prigione e chi voleva fare scelte diverse sarebbe stato assecondato. Quando si parla di mercato in ritardo, si commette un errore. Non si può prendere un giocatore non sapendo il futuro di chi si ha già dentro. Il mercato è stato una conseguenza anche delle scelte di altri, fattore di cui ne deve tenere conto. Abbiamo cercato di proporre il progetto illustrato il 24: uno zoccolo duro con l’innesto di nuovi tasselli, tra prestiti e proprietà. Il costo di questa società è del 15% superiore all’organico promosso in A, quindi non abbiamo lesinato spese. Ciò che è certo è che il Frosinone non chiuderà il bilancio in negativo. Detto ciò, le cose non sono andate nel mondo in cui ci aspettavamo, sulla strada della rigenerazione. Evidentemente non si è creata un’empatia giusta tra il tecnico e la squadra. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. C’è un percorso da ricostruire, dando una scossa e un’assunzione di responsabilità da parte di tutti”.

Maurizio Stirpe – Foto: Luca Lisi

“Sul banco degli imputati non può esserci solo il tecnico, ma anche gli stessi giocatori che sono irriconoscibili rispetto a quelli visti poco tempo fa, anche loro devono fare ‘mea culpa’ – prosegue Stirpe -. Anche quelli che pensano che il loro compito sia finito perché convocati dalle Nazionali, hanno sbagliato filosofia totalmente. Poi ci sono stati gli infortuni che ci hanno condizionato pesantemente con l’ultimo di Partipilo che perderemo per un paio di mesi perché ha subito la frattura del piede.

Su tutto ciò si innesta anche la situazione del tecnico. In un momento in cui ogni accadimento ha sempre conseguenze negative e gravi, in cui perdi pezzi, raccogli meno di ciò che meriti, chi ci va di mezzo è proprio l’allenatore. La società ha assunto due provvedimenti: squadra in ritiro a Castel di Sangro a tempo indeterminato, ci resterà fino a quando non mi dà la prova di avere entusiasmo, cattiveria agonistica e voglia di essere in campo. Avranno delle regole, tra cui l’uso più parsimonioso del telefono. Questa mattina insieme con il direttore abbiamo deciso di sollevare dall’incarico di allenatore Vincenzo Vivarini, sebbene non siamo contenti. La prima squadra è affidata a Leandro Greco e al suo staff anche in un’ottica di crescita. Non è una scelta temporanea. La presentazione sarà fatta probabilmente prima della partita del Pisa quando il gruppo rientrerà per il match. È un momento difficile e particolare: per evitare disastri bisogna avere 5 qualità. La pazienza, e l’ambiente non l’ha avuta. La fiducia, che penso ci siamo conquistati sul campo come dimostrano 23 anni di percorso: ricordatevi da dove è stato preso Frosinone e ciò che ha fatto, che sia diventata una piazza che possa dire la sua in Lega e in tutta Italia. La coesione, e manca anche questa, come ho notato in tutte le rassegne stampa. Senza la coesione resta l’altra faccia della medaglia ed è il disastro. Umiltà. Il Frosinone è andato 3 volte in A in pochi anni, ma non è un nostro diritto. Già la B è un lusso. Dopo la retrocessione, ripartire con un progetto è già importante. Determinazione, affrontare un cammino puntando all’obiettivo con gli strumenti e la voglia di farlo. Di questi 5 fattori non se ne è verificato nessuno. Penso che un esame di coscienza non lo debba fare solo io, ma anche la stampa e il pubblico. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Io non sono contento dell’allenatore, non sono contento della squadra e non sono contento della stampa”, conclude il numero uno giallazzurro.

Leandro Greco – Foto: Luca Lisi

Le domande della stampa

Presidente, l’organico oggi non è adeguato a fare un percorso tranquillo. A gennaio ritiene che la società possa colmare questi vuoti?

“Se oggi possiamo mettere la formazione con le coppie in ogni ruolo è perché la rosa è stata costruita bene. Io sono convinto che questi giocatori possano fare un buon percorso. Abbiamo tanti infortunati in rosa, se non recuperiamo bene i giocatori che sono indisponibili in questo momento, allora sicuramente ci guarderemo intorno. La società ovviamente farà mercato nel perimetro dell’equilibrio economico finanziario”.

Come mai mister Vivarini non è stato esonerato prima?

“Vivarini è stato assunto per un progetto a lungo termine. Con un gruppo e staff nuovo. In più con il peso di una retrocessione che ancora oggi stentiamo a toglierci di dosso. Per cui era giusto riflettere e fare tutto il percorso che c’era da fare. È stato poi ingiustamente utilizzato come parafulmine per tutti i problemi che c’erano. Ha provato a cambiare moduli per venire alle esigenze dei giocatori. Ha provato a trovare soluzioni diverse, e non è stato sicuramente per confusione. La flessibilità che ha avuto è sicuramente indice di intelligenza”.

La squadra come ha detto è stata momentaneamente affidata a Greco. Avete sondato qualcuno?

“Non abbiamo sondato nessun’altro. Da settimane riceviamo molte richieste che, però, abbiamo gentilmente declinato”.

Nutre ancora passione per questo calcio?

“La passione ha varie sfaccettature, cambia in funzione degli anni. Ovviamente capiterà il momento in cui si farà il pensiero per passare la mano. Ricordiamoci però che nel calcio se non si ha un progetto serio non si va da nessuna parte”.

Ha parlato con la squadra in questi giorni o con qualche suo rappresentante?

“Ho parlato con il capitano e con altri elementi della rosa rappresentativi ed ho dimostrato a loro quello che ho detto anche a voi”.

Sa a chi sarà affidata la primavera adesso che Greco sarà in prima squadra?

“Non sono in grado ancora di risponderle. Frara avrà sicuramente trovato una soluzione”.

Pensa sia un incentivo per i giovani la figura di Greco?

“Assolutamente si, sarebbe sicuramente coerente con quelli che sono i nostri obiettivi e le nostre finalità. Tra le tante negatività ci sono anche aspetti positivi come, ad esempio, Cichella che è stato portato in prima squadra da Vivarini. Piu giovani verranno lanciati dal settore giovanile più saremmo connessi agli obiettivi che ci siamo fissati ad inizio stagione”.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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