Maria Antonietta Mirabella, presidente dell’ottava Commissione Consiliare con competenze nelle materie dell’Urbanistica e dell’Edilizia è rimasta esclusa dalla riunione convocata sulla realizzazione del polo logistico a Selva dei Muli che con l’urbanistics della città c’entra e neppure poco. “Apprendo ancora una volta, dalla stampa, che si è tenuta una riunione con i vertici della Escas srl, che hanno acquistato i terreni in località Selva dei Muli per realizzare un grande polo logistico, a cui hanno preso parte il Sindaco, il Presidente del consiglio ed alcuni consiglieri. In questa riunione, documentata da un verbale, sono state chieste alla ditta alcune opere compensative. Necessità sollevata dalla commissione da me presieduta in fase di esame della delibera e ribadita dai capogruppo Anselmo Pizzutelli e Bortone prima del Consiglio Comunale. Richieste che hanno reso necessario il ritiro della delibera”.
Mirabella: “A determinare il mancato invito… la mia collocazione all’opposizione”
“Ancora una volta – sottolinea la consigliera eletta nella Lista Mastrangeli – a questa riunione non sono stata invitata nonostante sia la Presidente della Commissione Urbanistica che dovrà esaminare nuovamente il progetto e la relativa proposta di delibera che dovrà essere ratificata in consiglio comunale. La risposta che mi è stata data dal Sindaco è che i consiglieri convocati fanno parte della maggioranza, mentre io, pur essendo la Presidente della Commissione che dovrà esprimere un parere, faccio ormai parte dell’opposizione. Eppure il Sindaco non si era accorto e non aveva sollevato alcuna obiezione alla proposta di delibera e neanche al risarcimento del danno di 100.000 euro ad una ditta che dal 2016 non ha eseguito i lavori che le sono stati affidati”!
”L’atteggiamento dell’uomo solo al comando conferma le mie scelte”
“Con mio enorme rammarico – prosegue Mirabella -, ancora una volta devo constatare che dalle parole del sindaco traspare l’atteggiamento antidemocratico e prevaricatore del primo cittadino che, a prescindere da quelli che sono gli schieramenti politici dovrebbe rispettare gli organi che costituiscono l’impalcatura democratica di un comune. Invece non perde occasione per dimostrare che non tollera la critica come strumento di partecipazione democratica, ma vuole essere un uomo solo al comando salvo poi prendere decisioni che si rilevano essere sbagliate per la città, con costi a carico dei cittadini. Questo atteggiamento non fa altro che confermare la mia scelta per il bene della città rispetto alle dinamiche di accordi che fanno parte di un modo vecchio e dannoso di fare politica”.