La morte di Diana Zaharie, giovane artista rumena di 22 anni, travolta e uccisa da un’auto pirata lungo la superstrada Cassino-Atina, è stata punita con una condanna a cinque mesi di reclusione a carico dell’operaio di Sant’Elia Fiumerapido.
Ieri la sentenza per l’uomo alla guida di una Fiat Panda che nel settembre del 2022 investì la giovane, che in stato confusionale si era allontanata dal pronto soccorso di Cassino. L’incidente avvenne all’alba in un punto scarsamente illuminato. L’operaio preso dal panico si allontanò senza chiedere soccorso per la donna.
La sua fuga è durata diverse settimane fino a quando, grazie alle indagini dei Carabinieri di Sant’Elia Fiumerapido, non è stato identificato. Ieri la condanna a suo carico ha posto la parola fine alla fase processuale presso il tribunale di Cassino. Diana Zaharie era la primogenita di Victor Zaharie, uno dei medici più noti in Romania. La giovane era arrivata in Italia per trascorrere qualche giorno di vacanza quando è stata investita.