Uno dei disturbi più comuni che affliggono la società del nostro tempo è senza dubbio la lombosciatalgia o, più comunemente, «infiammazione» del nervo sciatico. Il dolore può localizzarsi sia posteriormente (regione glutea, faccia posteriore di coscia e gamba) verso la pianta del piede, sia irradiarsi alla parte laterale di coscia e gamba verso il dorso del piede e all’alluce. Il dolore lombosciatalgico, causato dalla compressione nervosa (dolore radicolare) viene spesso descritto come acuto, lancinante, relativamente ben delimitato, simile a una scossa elettrica; possono essere presenti e concomitanti alterazioni della sensibilità quali formicolio, intorpidimento, riduzione della forza di alcuni gruppi muscolari della gamba, del piede, della coscia e conseguenti difficoltà nel cammino.
La sintomatologia può esordire all’improvviso con carattere invalidante e avvenire a seguito di un movimento brusco o anche senza cause apparenti. Dopo una corretta diagnosi clinica, nel momento in cui il dolore e i sintomi correlati si attenuano, occorre iniziare un percorso riabilitativo i cui obiettivi sono volti a: identificare i cofattori coinvolti nella genesi della sciatalgia, riequilibrare la postura di bacino, tratto lombosacrale e colonna dorso lombare. Un ulteriore passo è quello dedicato all’apprendimento di strategie motorie adeguate per prevenire ulteriori eventi acuti, come ad esempio programmi di ginnastica dolce e stretching miotendineo.
Il ruolo dello Shiatsu
Lo Shiatsu – basato sulla medicina tradizionale cinese – ha dimostrato di essere un ottimo alleato contro questa tipologia di disturbi. Con l’obiettivo di trattare l’argomento con un approccio diverso e olistico, ne abbiamo parlato con il maestro Dario Gabrielli operatore Shiatsu, Riflessologo plantare ed insegante di discipline bio naturali presso il suo studio olistico “WASHI” di Frosinone. Con l’esperto, che riceve anche a Roma presso la scuola shiatsu IGEA, siamo andati alla scoperta delle chiavi di interpretazione e comprensione della lombosciatalgia in termini di Shiatsu e medicina tradizionale cinese.
La lombosciatalgia secondo la medicina cinese
“Facendo una breve panoramica di tale problema, descriviamo la lombosciatalgia come un disturbo che coinvolge la parte bassa della schiena (area lombo sacrale), ma che spesso si estende verso il gluteo e la gamba fino ad arrivare anche alle dita dei piedi, creando dolore (a volte lancinante), difficoltà a deambulare, a stare distesi o seduti e forte stress psico emotivo causato dall’impossibilità di sentirsi autonomi nella propria quotidianità”. – Spiega Gabrielli.
“Dopo tale premessa, andrei a dare delle specifiche distintive che caratterizzano le varie nature del problema. In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) infatti, si descrivono quattro differenti forme di dolore sciatalgico (o lombosciatalgico):
• Stasi di Qi (QI si traduce come «energia» ed esprime il concetto di funzione e movimento dei sistemi micro (uomo) e macro (universo) cosmici.
• Stasi di sangue
• Suscettibilità ai patogeni esterni (in particolare umidità e freddo).
• Vuoto di Yin di Fegato e Rene (ogni organo e viscere ha una caratteristica prevalente di natura Yin o Yang. In particolare gli organi sono di natura Yin in quanto conservano e preservano l’energia, mentre i visceri sono di natura Yang in quanto muovono, trasportano e processano l’energia).
Stasi di Qi – Il dolore è migrante ma circoscritto, la sciatica consegue alla lombalgia e gli sforzi fisici protratti favoriscono tale condizione. inoltre Il freddo e l’umidità aggravano il dolore che può essere più intenso al mattino, ma che può migliorare nel corso della giornata e con il movimento. Se la Stasi persiste genera Fuoco (calore). In questo caso il dolore diviene bruciante ma, paradossalmente, migliora con il calore locale ed il massaggio. – Prosegue l’esperto.
Stasi di Sangue – Consegue ad un trauma locale, (traumi sportivi, cadute, movimenti scomposti, posizioni scomode protratte nel tempo ecc.) causando forti dolori con stress muscolare: il movimento è limitato ed i muscoli sono ipotrofici. Il dolore è molto forte di notte e spesso risveglia il soggetto. La posizione sdraiata l’aggrava, anche in questo caso il freddo e l’immobilità, peggiorano la condizione.
A questo gruppo appartengono le forme sub lussative vertebrali definite “colpo della strega”. Si tratta di un dolore in regione lombare, ossia nella parte bassa della schiena, che può diffondersi alla coscia e alla gamba determinando una sciatalgia acuta, spesso molto violenta. Il dolore limita la capacità di movimento e, nelle forme più gravi, può associarsi a formicolii o perdita di sensibilità o di forza nei muscoli. Per lo più il “colpo della strega” è il frutto di abitudini scorrette e di posizioni dannose per l’equilibrio della colonna vertebrale. Ne soffrono maggiormente coloro che sollevano pesi, oppure coloro che restano a lungo in piedi o seduti a un tavolo da lavoro o in macchina.
Per quanto riguarda invece la penetrazione di freddo e umidità, è più tipica di soggetti con poliartrosi diffusa o manifestazioni artritiche. L’andamento è cronico con acuzie causate dai fattori climatici. Caratteristicamente il dolore è fisso ai lombi ed alle gambe, spesso saltando l’area delle cosce”.
Vuoto di Yin di Fegato e Rene
“La condizione – prosegue Dario Gabrielli – si definisce anche Defict di Jing (essenza) ed è contrassegnata da neuropatie o fatti degenerativi midollari (stenosi del canale, ernie discali, ecc.). Il dolore è peggiore di pomeriggio e di sera; non tollera il calore. Nel casi in cui diagnostichiamo (diagnosi energetica) una pienezza (eccesso di energia) lombare di Yang con Vuoto (carenza di energia) a livello di coscia e gamba, il dolore lombosciatalgico è urente, folgorante ed interessa la faccia posteriore di coscia e gamba, per irradiarsi alle prime dita del piede. Le lunghe passeggiate o gli sforzi muscolari in questo caso non aiutano, piuttosto tendono ad aggravare la situazione. Spesso noteremo alvo diarroico (scariche di diarrea più volte durante il giorno) e rigidità dell’articolazione coxofemorale. Mentre se avremo pienezza (eccesso o stasi) di Yang alla coscia con Vuoto (deficit) a livello lombare, Il dolore è cruralgico (dolore nella parte anteriore o interna della coscia) con irradiazione più spesso lombare alta. In questo caso, il calore e la pressione lombare migliorano il dolore.
Come può lo Shiatsu essere d’aiuto in questi casi?
Lo Shiatsu, abbinato ai punti di pressione del massaggio cinese Tuina, può essere un ottimo rimedio per alleviare e migliorare i disturbi derivanti dalla lombosciatalgia. Ciò che bisogna fare, come prima cosa, è senza dubbio identificare il tipo di sciatalgia (vedi sopra), attraverso un’anamnesi accurata della qualità di vita del ricevente che si rivolge a noi. Non dimentichiamoci che la patologia, a prescindere da quale essa sia, nasce da un cattivo approccio alla vita inteso come ambiente dove si vive, dove si lavora, la qualità di ciò che si mangia, le nostre attività e le nostre relazioni interpersonali.
Nel mio lavoro, spesso il dolore è visto come un campanello di allarme, il corpo non avendo voce, ci fa capire dove ha bisogno di attenzione attraverso sintomi e stati. Proprio da qui che nasce la nostra ricerca per sensibilizzare, educare e consapevolizzare il ricevente sulle sue condizioni e dargli i mezzi per migliorare la natura dei suoi disturbi.
Personalmente inizio sempre con il chiedere se ci sono condizioni bio meccaniche, (traumi diretti, ernie, discopatie ecc), dopodiché mi informo delle sue attività (lavoro, sport, hobby ecc.), chiedo come si alimenta, chiedo come sono le sue funzioni fisiologiche (evacuazione, minzione, sonno, digestione ecc) ed infine mi informo del suo stato psico emotivo che è uno degli aspetti sul quale mi soffermo maggiormente data la sua natura di influenzare la lombosciatalgia.
- In che modo le emozioni possono condizionare la lombosciatalgia? Può spiegarlo?
“Il nervo sciatico è un nervo molto esteso che ha origine dal plesso sacrale e coinvolge le vertere lombari 4 e 5 e le sacrali 1, 2 e 3. Ora, se prendiamo in esame i punti SHU della schiena (sono punti di valutazione energetica lungo la colonna vertebrale; SHU vuol dire in cinese «trasporto» e furono paragonati all’acqua come simbolo di purezza e fluidità) vedremo che tra la lombare 4 e la 5, abbiamo il punto del Grosso intestino, tra la lombare 5 ed il primo forame sacrale abbiamo il punto del piccolo intestino e nel secondo forame sacrale, abbiamo il punto della vescica urinaria. – Spiega l’esperto – Il grosso intestino ha come funzione fisiologica quella di eliminare lo scarto del nostro metabolismo (evacuazione) ma in energetica non elimina solo le feci ma anche tutto ciò che non ci può servire più nella vita e questo vale per oggetti, luoghi, persone e pensieri; è la capacità di lasciar andare, in particolare lasciarsi andare a livello emozionale. Trattenere le emozioni equivale al non esprimere la propria interiorità e questo spesso provoca come risposta fisiologica, la stitichezza. La stitichezza, fa si che le feci ristagnate nell’intestino, creino tossicità ed infiammazione che andrà a ripercuotersi sull’area lombare generando dolore. Per quanto riguarda l’intestino tenue invece, ha il ruolo di separare il puro dall’impuro, ma in energetica questa funzione viene vista come capacità di assorbire ed integrare ciò che a noi può servire per la nostra esistenza fisica ed emotiva. Ciò vuol dire che se emotivamente facciamo entrare (assorbire ed integrare) esperienze, situazioni e pensieri negativi, questi non faranno altro che destabilizzare il nostro profilo psico emotivo generando ansia, stress e stati depressivi originati dall’incapacità di trovare soluzioni. Tutto ciò ha ripercussione sulla zona lombo sacrale in quanto connessa con l’emozione della paura, creando rigidità, tensione e dolore (spesso per interessamento dei muscoli glutei contratti, [in particolare del muscolo piriforme che sovrasta il nervo sciatico]). Infine la vescica urinaria nel secondo forame sacrale, rappresenta la fluidità e la purezza dell’elemento acqua al quale appartiene, facendoci così comprendere che la chiarezza e la stabilità mentale, sono frutto di uno scorrere fluido di questo viscere. Fisiologicamente, elimina le urine (liquidi torbidi), energeticamente purifica il pensiero e lo rende lucido, limpido e consapevole. Essere sottoposti ad eccesso di stress e stati di ansia, può alzare il livello di paura nel soggetto, creando notevole rigidità della colonna con interessamento in particolare della zona lombo sacrale, causando di conseguenza limitazione del movimento delle gambe per via di dolori, crampi e tensioni muscolari”.
- Quindi, quale il consiglio per chi soffre di questa problematica?
“Prima di tutto direi che rivolgersi ad un operatore Shiatsu qualificato permetterà loro di avere più consapevolezza e conoscenza del problema grazie ad un’anamnesi accurata vista da diverse angolazioni e prospettive. Ricevere trattamenti Shiatsu può migliorare la condizione generale interagendo sia con la parte bio meccanica che con quella viscerale (energetica) per riattivare le risorse vitali innate e dare quel senso di benessere psico fisico. Occorre aggiungere che lo Shiatsu non va a sostituire la cura farmacologica o terapeutica ma un operatore competente è in grado di comprendere l’entità e la gravità del problema e di conseguenza, se necessario, indirizzare ad altre figure di competenza (ortopedici, fisioterapisti, fisiatri, neurologi ecc). La lombosciatalgia, non è limitata solo alla zona interessata ma spesso bisogna guardare altrove se ne si vuole comprendere la natura; alzare l’attenzione sulle nostre abitudini, sul nostro stato d’animo, sul nostro ambiente circostante darà una maggiore comprensione di noi stessi. A volte un piccolo cambiamento, può fare una notevole differenza.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, è possibile inviare una mail a trattamenti_olistici@libero.it o consultare i canali social dello studio olistico Washi.