Prima le stringe la mano, poi le spara a bruciapelo: così è morta in Belize una donna italiana di 43 anni. L. F., siracusana, è una delle due vittime della sparatoria avvenuta a Belmoplan lo scorso 12 marzo e di chi la notizia è stata diffusa solo nelle ore recenti. la 43enne si trovava con la famiglia – con cui risiedeva in Olanda – nel Paese dell’America centrale per una vacanza ed era quindi in compagnia del marito e dei figli di 7 e 11 anni. La seconda vittima, stando a quanto si apprende, è una bambina di 8 anni di origini messicane che si trovava nei paraggi.
Stando a quanto diffuso dalla stampa nazionale, i due si sarebbero incontrati, come mostrato anche da alcune immagini dei sistemi di video sorveglianza, con la vittima e il marito nella piazza del mercato di Belmoplan. Secondo la ricostruzione basata anche sul racconto delle immagini, sembrerebbe che piano del killer fosse premeditato. All’arrivo nella piazza del mercato, l’uomo si sarebbe diretto immediatamente verso la famiglia, stringendo la mano alla coppia che gli chiedeva cosa stesse facendo lì. Dopo di che, mentre moglie e marito mangiavano un gelato, ha estratto la pistola e fatto fuoco prima verso il marito, mancandolo, poi colpendo la donna da distanza ravvicinata. Subito dopo avrebbe fatto fuoco verso tre bambini, i due figli della coppia rimasti feriti e la piccola messicana invece uccisa. Un’esecuzione vera e propria il cui movente è ancora al vaglio degli investigatori. Le indagini della polizia hanno permesso di identificare e arrestare due uomini: un 59enne e suo figlio di 22 anni.