Anagni – Serata movimentata quella del 19 luglio scorso nella Città dei Papi, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento, con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo a distanza, nei confronti di un uomo di 43 anni del posto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi giudiziari.
Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, è scaturito da una delicata attività d’indagine avviata dai militari dopo la denuncia presentata da due commercianti di Anagni, padre e figlio di 61 e 25 anni, vittime di reiterati comportamenti persecutori da parte dell’uomo.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’indagato avrebbe messo in atto, nel tempo, una serie di condotte intimidatorie, tra cui minacce, aggressioni fisiche e lesioni personali, nei confronti dei due esercenti. Le indagini hanno permesso di ricostruire con precisione l’intera dinamica dei fatti, evidenziando la sussistenza di un grave e continuo clima di vessazioni.
Il solido quadro probatorio raccolto dai Carabinieri ha convinto l’Autorità Giudiziaria della necessità di adottare una misura restrittiva nei confronti del 43enne, che ora dovrà rispettare il divieto di avvicinamento alle vittime, monitorato attraverso il braccialetto elettronico.