Frosinone – Un inferno di maltrattamenti, violenze, vessazioni, paura. Un incubo che sembrava senza fine per una famiglia, mamma, papà e figlio 15enne, i quali vivevano nel terrore che il figlio più grande potesse continuare a perpetrare umiliazioni e brutture nei loro confronti. Ma ora è arrivato l’epilogo.
Difatti, nella mattinata del 9 giugno, la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare nei confronti del 20enne residente nel capoluogo e accusato di maltrattamenti in famiglia, minacce e violenze fisiche. L’indagato è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento alle persone offese e al divieto di dimora nel comune di Frosinone, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale locale.
Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione pervenuta alla Squadra Mobile dalla locale Asl, dopo che il personale sanitario aveva raccolto la testimonianza dei genitori del giovane e del fratello minorenne, vittime di reiterate violenze da parte del ventenne, affetto da problemi di tossicodipendenza.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il ragazzo avrebbe aggredito fisicamente in più occasioni i familiari conviventi, costretti per paura a dormire con le porte delle camere chiuse a chiave. In un episodio particolarmente grave, il giovane avrebbe afferrato la madre per il collo, sbattendole la testa contro il muro e colpendola con ripetuti schiaffi. La donna, ferita, si era successivamente recata al pronto soccorso dell’Ospedale “Fabrizio Spaziani” per ricevere le cure necessarie.
Proprio in quell’occasione, i genitori – ormai esasperati dalla situazione – si sono rivolti al personale sanitario per chiedere aiuto. Gli operatori dell’ospedale hanno quindi allertato immediatamente la Polizia, che ha avviato l’iter investigativo.
Al termine degli accertamenti, la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto dal GIP le misure cautelari, già eseguite dalla Polizia nella giornata del 9 giugno.