Con l’arrivo della primavera riparte la stagione delle cerimonie. Amore e odio. Da aprile, si sa, l’invito è sempre dietro l’angolo. E che siate dalla parte degli amanti delle cerimonie, quelli che non vedono l’ora di partecipare, o dalla parte degli odiatori incalliti, quelli che non vedono l’ora di tornarsene a casa, il dilemma è quasi sempre lo stesso: “Cosa indosso?”. Soprattutto a primavera, quando il clima e le temperature non sono proprio affidabili come in estate.
Una domanda quasi sempre accompagnata dall’universale “Non ho niente da mettere” o dal lapidario “Quello l’ho già indossato al matrimonio della Nina, c’erano anche la Pinta e la Santa Maria, non posso riciclarlo”.
L’outfit da cerimonia, croce e delizia del genere femminile. Anche le più accanite sostenitrici della parità dei sessi, quelle che meno amano gli stereotipi di genere come me, non possono negarlo: gli uomini quando vengono invitati ad una cerimonia hanno vita più facile. I più fortunati riciclano l’abito della cresima, solo perché quello della prima comunione è ormai inevitabilmente troppo corto o troppo stretto. L’abito da cerimonia per un uomo è un classico da utilizzare “per tutta la vita”. Basta cambiare camicia e accessori e il gioco è fatto. Eccezion fatta per i “Dandy”, comunque una minoranza della categoria.
E allora, lasciati fuori pregiudizi, stereotipi, stiliste e sarte che possono creare e cucire un abito da sole, donne passepartout che, come Mary Poppins, tirano sempre fuori dall’armadio l’abito giusto per ogni occasione, veniamo al dunque, al più comune: “Che mi metto?”
L’imperativo è sempre uno: vietato strafare. Per dirla con le parole di Coco Chanel: “Prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa”. Che l’invito sia per un battesimo, una cresima, una comunione o un matrimonio, basta tenere a mente quello che direbbe la già citata icona di stile: “Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è ben impeccabilmente si nota la donna”. In sintesi, cerchiamo di essere ben impeccabili e mai malvestite.
No ad abiti eccessivamente pomposi, non siete voi le bomboniere. No a strascichi chilometrici, non state andando voi all’altare. No ad abiti super mini, cerimonia non equivale a party in discoteca. No ad eccessivi merletti, pizzi, paillettes e fantasie troppo appariscenti. Come insegna l’iconico collega di Coco, Giorgio Armani: “L’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare”. Quindi se non vogliamo essere ricordate come quelle vestite peggio, lasciamoci vestire dall’eleganza.
Cerimonie in primavera: l’outfit per non sbagliare
Come recitava un vecchio detto: “Aprile non ti scoprire”. Dunque, per le cerimonie di primavera meglio non optare per abiti dai tessuti troppo leggeri o dai tagli che lascino troppo scoperti schiena, braccia e gambe. Da evitare anche i sandali, soprattutto se la cerimonia è di sera. Il rischio è che in una giornata come quella di oggi, 2 aprile 2022, torni la neve a basse quote e la colonnina scenda vicino allo zero.
La scelta migliore che si possa fare per le cerimonie di primavera è, allora, quella di optare per l’intramontabile tailleur. Iconico. Dal taglio maschile più morbido, a quello più femminile che aderisce e valorizza le forme. Da quello con gonna longuette a quello con il pantalone, a sigaretta, a palazzo, a zampa, sopra o sotto la caviglia. C’è solo l’imbarazzo della scelta, tra un’infinita varietà di modelli e tessuti. Ad agevolarci, per la collezione primavera-estate 2022, la moda. Se è vero che “il tailleur non tramonta mai”, quest’anno è il trend di stagione. I tailleur rivoluzionano, così, il dress code delle invitate alle cerimonie.
Non c’è negozio d’abbigliamento che non esponga in vetrina il tailleur, in un’infinita varietà di tonalità. Perché la parola d’ordine è si tailleur ma che sia colorato. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Dai colori pastello come il cipria, il carta da zucchero, il lilla, a quelli più vivaci come il rosso fragola, il verde lime, il blu elettrico, fino a quelli più classici come il blu notte, il grigio, il caramello. Si anche alle fantasie, purché non siano troppo eccentriche. Basta scegliere il taglio che più valorizzi la nostra fisicità e che ci faccia sentire maggiormente a nostro agio ed il gioco è fatto. Una blusa o un sotto-giacca in seta, pizzo, chiffon della stessa tonalità di clutch, scarpe e accessori faranno il resto. Quelle che sanno già che dopo il banchetto saranno pronte a scatenarsi in pista, sotto la blusa potranno indossare un top o un corpetto- rigorosamente meno sobri – per quando si apriranno le danze!
Adatto ad ogni occasione, impreziosito e valorizzato con i giusti accessori, il tailleur salverà le vostre cerimonie primaverili, qualunque sia la vostra età o la vostra taglia. E poi, avrete il vantaggio di poterlo “riciclare” – in piena “parità dei sessi” con l’abito maschile da cerimonia – per una qualunque altra occasione, con sneaker e borsa oversize per il lavoro, con tacco e tracolla glamour per l’aperitivo o anche “spezzato”.