Un’auto, una strada, un giovane alla guida. Sembrava una scena qualsiasi, una di quelle che si vedono ogni giorno in autostrada. Ma dietro quella normalità apparente si nascondeva un carico dal valore altissimo e dal peso devastante: dieci chili di cocaina.
È successo a Cassino, dove gli agenti della Polizia Stradale hanno fermato un’Alfa Romeo durante un controllo programmato. Alla guida c’era un cittadino albanese, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti. Fin dalle prime domande, l’uomo ha mostrato nervosismo e ha fornito versioni contrastanti sui motivi del suo viaggio. Quanto basta per far scattare l’allerta.
La perquisizione del veicolo ha portato alla scoperta di una busta nascosta sotto la copertura della ruota di scorta. All’interno, numerosi “panetti” confezionati con cura. Le analisi sono arrivate subito: cocaina. Un carico pesante – 10 chili – tanto in senso letterale quanto simbolico. Perché ogni panetto rappresenta un potenziale giro di morte, di dipendenza, di vite spezzate.

L’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Cassino. Su di lui pende l’accusa di traffico e detenzione di sostanza stupefacente. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e come prevede la legge, l’indagato potrà far valere le proprie difese. I dettagli dell’operazione sono stati riferiti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il tribunale di cassino alla presenza del procuratore capo Carlo Fucci, dei vertici provinciali e locali della polizia stradale e del magistrato titolare del fascicolo. Il procuratore capo ha evidenziato come questo importante sequestro ancora una volta abbia inferto un colpo alla criminalità organizzata che distribuisce la sostanza stupefacente anche nel basso Lazio e nell’alto casertano.
La notizia va oltre il singolo arresto. Ci ricorda che la droga continua a viaggiare sulle nostre strade, silenziosa e letale, nascosta nei doppifondi delle auto o nei camion che attraversano il Paese. Cassino, ancora una volta, non è solo un punto sulla mappa: è crocevia, snodo, territorio di passaggio – e purtroppo, a volte, anche di traffici illeciti.
L’efficacia del controllo dimostra che il presidio del territorio funziona, ma anche che non possiamo abbassare la guardia. Perché ogni panetto sequestrato è una partita persa per le mafie, ma ogni panetto in circolo è una sconfitta per tutti.