Premio Maestrelli e Lazio Cup, quando a vincere è la parte più bella dello sport: il cuore

Fiuggi - La cerimonia si è svolta nella splendida cornice del restaurato teatro. Per il Frosinone premiati Angelozzi, Gorgone e Casinelli

Fiuggi – La parte più bella dello sport, quella che strappa emozioni e applausi a scena aperta è andata di scena lo scorso lunedì, 15 maggio, a Fiuggi, nella splendida cornice del restaurato teatro Comunale. Il Premio Maestrelli, dopo 5 anni, è tornato nella città termale e contestualmente alla XV edizione del prestigioso riconoscimento, è stato presentato anche il Torneo Lazio Cup. Una competizione, lo ricordiamo, dedicata al calcio giovanile, quello che costruirà il futuro di tale disciplina. Ad aprire l’evento l’inossidabile duo Halasz, formato da papà Massimo (presidente dell’organizzazione) e dal figlio Giulio (presidente Mondo Sport Events), i quali hanno reso possibile tutto ciò. La serata è stata condotta dai giornalisti di Rai Sport Jacopo Volpi e Simona Rolandi.

Una vera e propria sfilata di personalità di spicco nel mondo del pallone. Tredici i professionisti premiati: Rafaela Pimenta (agente Fifa), Lorenzo Casini (presidente Lega Serie A), Cristiano Giuntoli (direttore sportivo Napoli), Paolo Petrecca (direttore Rainews24), Alberto Zangrillo (presidente Genoa), Guido Angelozzi (direttore sportivo Frosinone), Francesco Palmieri (responsabile settore giovanile Sassuolo), Marco Tura (presidente federazione San Marino), Valentina Giacinti (attaccante Roma femminile), Andrea Stramaccioni (allenatore), Giorgio Gorgone (allenatore Primavera Frosinone), Tugberk Tanrivermis (allenatore Under 18 Roma) e Federico Baschirotto (giocatore Lecce). Premio speciale assegnato a Aleksander Aleksieiev (direttore settore giovanile Shakhtar Donetsk).

Il premio

Il premio, in origine “Alatri Città dei Ciclopi”, ha cambiato denominazione per onorare la memoria di Maurizio Maestrelli, grande amante del calcio giovanile: ogni anno viene assegnato a 13 personalità che si sono distinte non solo per i risultati ottenuti ma soprattutto per fair play e correttezza. Il Trofeo, disegnato da Monia Maestrelli con la consulenza di Massimo Maestrelli, è un’artistica scultura che raffigura Nike, dea alata della vittoria, che stringe tra le mani un pallone di cuoio, quelli marroni “vecchia maniera”.

La serata

Assenti Cristiano Giuntoli – direttore sportivo Napoli -, Federico Baschirotto – giocatore del Lecce – e Aleksander Aleksieiev – direttore settore giovanile Shakhtar Donetsk – i quali hanno mandato un video-saluto di ringraziamento, partecipando ugualmente, in maniera virtuale, alla prestigiosa kermesse. Gli altri, tutti presenti, hanno dato vita ad ore di piacevole intrattenimento sportivo e di memoria, onorando al meglio quella del compianto Maurizio. Tra i momenti più attesi per i tanti sostenitori del Frosinone Calcio in provincia, la premiazione del direttore sportivo giallazzurro Guido Angelozzi, del mister della Primavera frusinate Giorgio Gorgone e del match manager Federico Casinelli. Il primo ad essere premiato con il riconoscimento è stato il ‘match manager’ del Frosinone, Federico Casinelli. È lui a spiegare ai presentatori storici del ‘Premio Maestrelli’, Jacopo Volpi e Simona Rolandi, il ruolo del match manager: “Ha la responsabilità che attiene all’organizzazione della gara, quindi ticketing-marketing, gestione del pubblico di concerto con il delegato alla Sicurezza e gestione di tante altre attività insieme a tanti altri colleghi che lavorano con me e probabilmente anche più di me. Noi lavoriamo dietro le quinte. I meriti sono dei risultati ottenuti sul campo dalla squadra. La magia è stata rappresentata dal grande lavoro svolto dalla squadra che ha permesso che si potessero raggiungere risultati diversi dagli altri anni”.

È toccato quindi al direttore dell’Area Tecnica giallazzurra, Guido Angelozzi: “Sono emozionato – ha detto il dirigente giallazzurro – perché Maurizio Maestrelli era un mio amico. Essere qui mi fa ricordare la mia giovinezza, con la moglie Monia ci conosciamo anche perché conosco benissimo il papà (il tecnico Beppe Materazzi, ndr) e il figlio Alessio gioca nella Primavera del Frosinone. Lo ripeto, anche se ho una certa età, sento l’emozione addosso. Con Maurizio abbiamo condiviso i primi anni della nostra giovinezza. Tornando alla nostra annata, è stata un’impresa bellissima. Tanto merito va alla società, a tutti le persone che lavorano nel Frosinone perché le gioie in questo caso sono di tutti. Però debbo fare i complimenti al mio allenatore, Fabio Grosso. E’ stato strepitoso in questa cavalcata. All’inizio dell’anno non ci credeva nessuno. Abbiamo preso 20 giocatori nuovi, ne sono rimasti 8 della passata stagione e non era facile. E Grosso è stato molto molto bravo”.

A premiare mister Gorgone è proprio Alessio Maestrelli, figlio di Maurizio e Monia (presente in sala ed attivissima nel mondo della solidarietà, come sempre fin dalla prima edizione, ndr)nipote d’arte (il nonno per la parte di papà era Tommaso Maestrelli, tecnico del primo scudetto della Lazio, il nonno per la parte di mamma è il tecnico Beppe Materazzi e lo zio è il campione del Mondo Marco Materazzi). Voce un po’ emozionata ma idee chiare e dirette del centrale di difesa della Primavera giallazzurra: “Grazie per essere venuti tutti al premio nel ricordo di papà, è sempre una bella serata. Come è il mister? E’ forte come allenatore ed a livello umano, ti fa sentire la vicinanza in ogni momento, quello che mi ha trasmesso lui in questi 2 anni non era riuscito a farlo nessuno in precedenza. Mi ha cambiato come giocatore, permettendomi di crescere tanto ma questo è solo una piccola parte perché quello che ha fatto lui in questi 2 anni a Frosinone penso che sia qualcosa di irripetibile. La Primavera del Frosinone lottava per il settimo-ottavo posto negli anni precedenti, è arrivato mister Gorgone e il suo staff facendo un lavoro importantissimo e oggi a 3 turni dalla fine della stagione regolare siamo là a giocarsi qualcosa di impensabile ad inizio campionato contro società come Juve, Sassuolo, Roma, Inter. Per questo credo che lui abbia fatto qualcosa di irripetibile”.

Infine il sogno nel cassetto di Alessio Maestrelli: “Io voglio dare in ogni partita e in ogni allenamento il massimo di me stesso. E poi il sogno, da buon laziale, è quello di giocare accanto a quel ragazzo che oggi veste la maglia numero 13 (Romagnoli, ndr)”.

Quello di Federico Casinelli è stato uno dei tre premi-extra assegnati nel corso della piacevole serata. Gli altri due, invece, hanno visto salire sul palco Roberta Nocelli, direttrice tecnica e amministratrice delegata dell’U.S. Ancona, e Dwayne De Rosàrio, allenatore della Selezione Canadese ed ex calciatore, ad oggi ancor miglior marcatore della sua Nazionale.

Il torneo Lazio Cup

Ampia scena anche alla presentazione del torneo Lazio Cup dedicato alle squadre Under 17, una vetrina importantissima per le giovani leve. Presentate le 16 squadre che parteciperanno al 15° torneo Lazio Cup, riservato alla categoria Under 17. Favoriti i campioni uscenti dell’Atletico Madrid, ma i congolesi del Mazembe e la Lazio faranno di tutto per sovvertire il pronostico. Al girone A parteciperanno: Villalba, Celano, FC Ruh Lviv, Lazio. A quello B: Rappresentativa LND, Latina, Mazembe e Ancona. A quello C: Atletico Veroli, Salernitana, Frosinone e Dero United. A quello D: Sora, Atletico Madrid, DVKT Diosgyor e Cassino. La competizione è iniziata ieri e terminerà il 21 maggio con la finale che si svolgerà al ‘Tomei’ di Sora.

Anche quest’anno è presente dunque la rappresentativa ucraina che partecipa grazie al supporto della Lega B e del suo presidente Mauro Balata.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista sportiva con una passione per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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